Il nostro ospite oggi è Federico Della Bella, Digital Transformation Advisor di Partners4innovation e docente a contratto di strategia e marketing presso la facoltà di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, MIP-Politecnico di Milano, Polidesign e IES Abroad.

Come advisor, ha supportato decine di imprese italiane e internazionali nell’analisi, la definizione e lo sviluppo di strategie e piani di marketing, con un approccio data-driven. È laureato in Ingegneria delle Telecomunicazioni e ha conseguito un MBA nel 2013.

Con Federico oggi parleremo di Minimum Viable Product, un concetto ancora per lo più sconosciuto all’interno di molte aziende manifatturiere italiane, ma ormai molto diffuso nel settore dello sviluppo software e dei prodotti digitali in generale.

Il concetto di MVP è stato codificato per la prima volta dieci anni fa da Eric Ries nel suo celebre libro “The Lean Startup” ed è nato per risolvere il problema che molte startup hanno e legato allo sviluppo di prodotti che poi il mercato non accetta o per cui non è disposto a pagare.

Per una startup questo problema è dirimente, ma anche per le aziende più mature lo sviluppo di prodotti che si rivelano poi fallimentari ha un impatto grande, in quanto oltre a non generare nuovo fatturato distrae risorse fondamentali per la crescita.

E in questo senso, spesso vedo imprenditori manager e team di sviluppo prodotto innamorarsi di un’idea, partire a testa bassa a realizzarla, per poi scoprire solo dopo 1 o 2 anni a sviluppo finito che il prodotto non è quello che vuole il mercato.

Il concetto di MVP fornisce uno strumento pratico e scientifico per affrontare questo problema in modo più efficace e al contempo richiede un cambiamento di paradigma, non semplice da digerire.

A mio avviso però questo strumento si può integrare benissimo all’interno dei processi di sviluppo prodotto più tradizionali e con Federico oggi vedremo come.