Per rispondere alle domande sull’ignoto della morte, ogni società ha proposto tesi e avvalorato concetti che, per lo più, affermano che le conseguenze delle azioni fatte durante la vita, hanno effetti nel dopomorte.
Nella fattispecie, per la maggior parte delle culture, soprattutto se di origine indoeuropea, se ti comporti in maniera virtuosa vai in un posto meraviglioso, altrimenti si rischia l’agonia eterna.
In pochi hanno il coraggio di mettere in prospettiva la possibilità del nulla, soprattutto se non si è abbastanza buoni per il paradiso.
Per i cristiani, il purgatorio è la soluzione per essere buoni, ma non troppo.
Ma anche prima della creazione del purgatorio, molte popolazioni credevano che ci fossero degli spiriti che pur essendo indegni del paradiso non erano destinati all’inferno e che quindi dovessero scontare i loro peccati sulla terra: i confinanti.

Credits
Ideato e scritto da RoBe’S e FraDeMi
Adattamento FraDeMi
Editing RoBe’S
La colonna sonora è “Remedy for Melancholy” di Kai Engel
La musica è di Sergey Schepkin: Andrew Bisset Cultural Dis-Ease, trovata su Free Music Archive da cui ho saputo essere CC By SA.
I diritti dei racconti sono riservati: è vietata la riproduzione e l’utilizzo da parte di Terzi.

Instagram
@fra_de_mi

DISCLAIMER
Consideratele come storie fantastiche per la buonanotte, nulla di più. E se non ci dormite… tanto meglio.

Bibliografia

https://www.agordinodolomiti.it/
http://www.lazonamorta.it/lazonamorta2/?p=1278
http://paesidivaltellina.it/cunfinaa/index.htm
http://www.caivenezia.it/uploaded/files/20130507140735_Cansiglio_suggerimenti.pdf
Marco Alex Pepè, Misteri & leggende della Lombardia, Editoriale Programma
AAVV, Guida alla Lombardia Misteriosa, 1968