E se la difficoltà fosse un modo di interpretare la realtà? Sono figlia di contadini e ho visto i miei nonni lavorare la terra e superare mille difficoltà. Come ho visto i miei genitori lavorare in negozio fino a tardi, tanto che mi addormentavo su due sedie avvicinate.

Più che di difficoltà, parlerei di fatica, assimilandole entrambe a un valore positivo. Per noi freelance la difficoltà è mantra. E se fosse un dono, un'opportunità?

Nella bambagia non si cresce. E' nella fatica, nella difficoltà, appunto, che si evolve, perché il nostro cervello, la nostra mente, il nostro corpo si predispone al superamento dell'ostacolo. Si sprigiona energia e le soluzioni affiorano da un mare di pensieri, riflessioni, pensieri, esperienze.

La soluzione esiste, è a portata di mano. A volte basta agire. Come?
- svolgendo per prima la cosa più difficile per liberare il campo dai dubbi
- affrontando la situazione
- dividendo il problema in piccoli pezzi più digeribili
- parlando
- chiedendo aiuto.

Per aspera ad astra. Io ci credo. E tu?
Buon ascolto