#131 I palos del flamenco: la Petenera (seconda parte) - Flamenco Chiavi in Mano

31 de dic. de 2024 · 30m 2s
#131 I palos del flamenco: la Petenera (seconda parte) - Flamenco Chiavi in Mano
Descripción

Seconda parte dello studio sulla petenera (ce ne sarà un a terza parte!). La storia della Petenera è complessa ed è stata studiata molto da parecchi studiosi, quindi ci sono...

mostra más
Seconda parte dello studio sulla petenera (ce ne sarà un a terza parte!).
La storia della Petenera è complessa ed è stata studiata molto da parecchi studiosi, quindi ci sono tantissime cose da dire. Sulla sua storia ci sono parecchie contraddizioni.

Ascoltiamo una registrazione di un brano popolare spagnolo composto anche da Manuela De Falla, che potrebbe aver dato i natali alla petenera. Ho scelto una versione suonata al piano dalla meravigliosa Alicia De La Rocha, e cantata da Victoria de los Angeles, che ho scelto perché esprime molto bene il canto spagnolo, e non è troppo lirica, come invece lo sono altre incisioni.
Nel prossimo podcast ti farò notare come questa melodia influenza una petenera famosa, grazie alla voce di Carmen Linares.

La petenera fu molto famosa nella seconda metà dell'800, con un cante leggero e rapido che era ballabile, e che via via si è andato rallentando, afflamencando e diventando più profondo. 

Il primo cantaor che cantò la petenera fu Medina el Viejo. In realtà non ci sono notizie chiarissime su di lui, come sempre nella storia del flamenco. In particolare, il flamencologo Manuel Yerga Lancharro disse che il vero nome di Medina el Viejo era José Rodriguez Concepcion, nato in una famiglia non gitana di Jerez, da madre di Arcos e padre del quartiere Santiago. 
Per molti anni si pensò che Medina el Viejo e il cantaor el Nino Medina fossero la stessa persona, ma Yerga Lancharro iuscì a capire che Medina el VIejo era il padre del Nino Medina. 
Pare che el Nino abbia insegnato il cante por petenera del padre ad Arturo Pavon, il fratello di Pastora Pavon, la Nina de los Peines, che imparò questo cante, lo fece proprio e lo condusse fortemente verso il flamenco. 

Il giornalista e scrittore Manuel Bohorquez, molto appassionato di flamenco, si rese conto che un cantaor di nome José Rodriguez Concepcion non è mai esistito, mentre trovò notizie di un cantaor e bailaor attivo a Madrid, José Medina Trujillo. Ecco scoperta l'identità di Medina El Viejo! 
José Medina fu piuttosto attivo a Madrid, e probabilmente non tornò mai a Jerez. Di lui si sa che forse non era un grandissimo cantaor, ma che creò la petenera come la conosciamo oggi. Non incise nulla ma ti posso far ascoltare una letra di petenera di Medina el Viejo cantata da Pepe de la Matrona, un cantaor importantissimo, sivigliano, classe 1887, con una aficion al flamenco enorme, conoscenze enciclopediche sulla materia, molto legato alle tradizioni del cante. E' morto molto anziano nel 1980, e qualcuno lo ha definito archivio vivente del cante. Non amava i teatri e i grandi palcoscenici, ma preferiva quello cantato nelle piccole riunioni, in cui non cercava di compiacere nessuno, ma cantava ciò che sentiva, come la tradizione avrebbe voluto. Pare che cantasse addirittura ad occhi chiusi. 

La petenera di Medina el Viejo somiglia molto a quella della Rubia de Malaga, che ti farò ascoltare fra poco. Non è illogico questo, visto che El Canario de Alora, compagno della Rubia, era collega di Medina el Viejo in moltissimi spettacoli!

Ascoltiamo ancora un esempio di petenera corta di Medina cantato da Josè Sanchez Bernal, Naranjito dei Triana, nato nel 1933 appunto a Siviglia. Un cantaor super importante, che ha insegnato cante a moltissimi dei cantaores del panorama flamenco attuale. La sua petenera è molto lenta, e ci mostra come il gusto si sia modificato, nei confronti del flamenco. 

Ascoltiamo una incisiione importantissima, fra fine 800 e inizio 900, cantata da El Mochuelo, cantaor nato nel 1886, e un altro esempio cantato dalla Rubia di Valencia, Encarnacion Santisteban, sua amica e forse compagna. 
El Mochuelo ebbe tantissimo successo, e fece, fra i primi cantaores, spettacoli oltreoceano. La sua petenera era piuttosto leggera e divertente, proprio per accattivarsi il mercato discografico. Nella sua incisione si sente la Rubia che suona le nacchere (se ne riconosce la voce nel jaleo), che non entrano all'inizio della letra come succede nelle sevillanas. Non so se sia significativo, ma te lo faccio notare. 
La Rubia aveva una voce acutissima e conoscenze enciclopediche sul flamenco. Nelle sue registrazioni canta anche cose che sarebbero scomparse senza di lei. 

La Rubia de Malaga, Francisca Colomer, faceva una versione sua, ed è una persona da conoscere per capire la storia della petenera. Ebbe un discerto successo, ma dovette andarsene a Madrid, dovendo ricominciare la sua carriera, poiche suo padre pare abbia ucciso il cantaor El Canario, con cui lei aveva una relazione. 
Non ha inciso nulla, ma possiamo ascoltare Antonio De Canillas cantare la petenera della Rubia de Malaga, che sicuramente è solo in parte fedele all'originale. 

In sintesi abbiamo Medina El Viejo che ha influenzato vari cantaores fra i quali La Rubia de Malaga, Poi venne la petenera del Mochuelo, che prendeva spunti da altre cose precedenti, ma non si sa chi la abbia creata: si sa solo che la cantava lui! 

Forse i cantaores hanno cominciato a cantare la petenera sempre più lentamente per fornirle un'aria più flamenca e più drammatica. 

Sono Sabina Todaro, insegno baile flamenco a Milano dal 1990, me ne occupo dal 1985. 
Compilare questi podcast sulla petenera è stato meraviglioso. 
Mi domando come mai nessun cantaor abbia più rispolverato la petenera del Mochuelo, che ho sentito cantare solo a Carmen de la Jara. 
Il flamenco, dicono i flamenchi, non inventa niente, ma va  a raccontare qualcosa che ha già raccontato in passato. E lo ripete. Quanto più si approfondisce un aspetto del flamenco e tanto più si capirà tutto il resto, perché è un corpo unico, in cui tutto influenza tutto.








 
mostra menos
Información
Autor Sabina Todaro
Organización Sabina Todaro
Página web -
Etiquetas

Parece que no tienes ningún episodio activo

Echa un ojo al catálogo de Spreaker para descubrir nuevos contenidos.

Actual

Portada del podcast

Parece que no tienes ningún episodio en cola

Echa un ojo al catálogo de Spreaker para descubrir nuevos contenidos.

Siguiente

Portada del episodio Portada del episodio

Cuánto silencio hay aquí...

¡Es hora de descubrir nuevos episodios!

Descubre
Tu librería
Busca