35 - Rimborsabilità di lorlatinib in prima linea nel NSCLC ALK riarrangiato
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Descripción
A cura di Lorenzo Belluomini Fino a oggi, lo standard di trattamento dei pazienti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule avanzato con traslocazione di ALK è stato...
mostra másFino a oggi, lo standard di trattamento dei pazienti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule avanzato con traslocazione di ALK è stato rappresentato da un trattamento di prima linea con inibitori di ALK di seconda generazione, alectinib e brigatinib.
Il 04 Dicembre 2023 è stata approvata la rimborsabilità in prima linea di lorlatinib, un inibitore di ALK terza generazione, in pazienti affetti da tumore del polmone non a piccole cellule avanzato.
A supporto di questa strategia, vi sono i dati dello studio di fase III CROWN, uno studio randomizzato, multicentrico, che ha incluso 296 pazienti con tumore del polmone non a piccole cellule avanzato ALK-traslocato non pretrattati. Lo studio ha confrontato lorlatinib e crizotinib, inibitore di ALK di prima generazione, somministrati in prima linea. Lorlatinib ha dimostrato di essere più efficace rispetto a crizotinib in tutti i parametri valutati, con una riduzione del rischio di progressione di malattia pari al 73%. Da sottolineare poi l’elevatissimo tasso di controllo intracranico di malattia nel braccio con lorlatinib, dimostrando un hazard ratio, insperabile in oncologia toracica, di 0,02 in sopravvivenza libera da progressione intracranica nei pazienti senza metastasi cerebrali al basale.
Nonostante le tossicità di grado 3-4 fossero superiori con lorlatinib, rappresentate prevalentemente da dislipidemia, queste non hanno determinato un numero maggiore di interruzioni del trattamento rispetto a crizotinib.
Quale è la rilevanza pratica di questa nuova rimborsabilità?
I risultati dello studio CROWN offrono prospettive interessanti per continuare a ottimizzare le opzioni terapeutiche disponibili nel trattamento di prima linea nella malattia ALK riarrangiata. Questi risultati andranno considerati nel contesto delle altre terapie con inibitori di ALK di seconda generazione attualmente approvate. In particolare, la scelta tra lorlatinib, alectinib e brigatinib, dovrà essere basata su una valutazione approfondita delle condizioni del paziente, comorbidità e preferenze, delle caratteristiche della sua malattia, e del profilo di efficacia e sicurezza di ciascun specifico inibitore.
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Autor | ACCMED |
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