Per il Contest Dante e il Rap
organizzato da ADI-SD (ASSOCIAZIONE DEGLI ITALIANISTI SEZIONE DIDATTICA) e Università degli Studi di Milano, la 3cinf ci fa entrare nella porta dell'Inferno e incontrare gli ignavi

L'inferno non è un posto bello, e spesso,
se sei li dentro hai commesso, un peccato e dopo non hai chiesto scusa

Se Davanti a 3 bestie sei apparso, smarrito senza vela ne condottiero,
si era la selva oscura

Per me si va ne la città dolente, ne l’eterno dolore, tra la perduta gente
Così disse Dante, davanti alla porta del mondo delle fiamme


Lasciate ogni speranza voi che entrate
tra la perduta gente voi passate
Lasciate ogni speranza, voi che entrate
È scritto sulla porta giù nell’Ade (rit)


Lasciate ogni speranza voi che entrate qua ci sono cose che nemmeno immaginate

qua ci sono anime che gridan disperate
sarà l’agonia di non essere più amate

si va nella città dolente, tra la perduta gente,
tra corpi che non provan niente e anime mai più contente

Maestro, chi dice quel che sento, perché sembrano affranti dal dolore eterno?

Il maestro replicò senza esitare, qua ci sono anime distrutte, come chi ha vissuto senza meritare

Inferno, Canto III. Vs 1 – 36

Dante davanti alla porta dell’Inferno chiede a Virgilio, la sua guida, chi siano le anime di cui sente i lamenti, le urla, il dolore.

La classe attraverso il canto in questione ha riflettuto sul concetto di ignavia, mettendo questo Canto in relazione ad altri brani della letteratura in cui è presente il medesimo tema es. don Abbondio nei Promessi sposi, George Gray di Edgar Lee Masters, Gli Indifferenti di Antonio Gramsci e Maria Luisa Spaziani in Aspetta la tua impronta. Infine attraverso La ballata dell’ignavo di Marlene Kuntz la classe ha riflettuto sul coraggio che serve per contrastare l’abulia che spesso nella vita prende il sopravvento.