Enrico Camanni (Torino, 1957) è una grande firma della storia dell'alpinismo. Alpinista molto attivo sulle Alpi, dove ha aperto una decina di vie nuove e ripetuto circa ottocento itinerari di roccia e ghiaccio, è stato membro del Gruppo Alta Montagna, istruttore della Scuola nazionale di Alpinismo Giusto Gervasutti e direttore della Scuola nazionale di Scialpinismo della Sucai Torino. Attraverso la passione per l'alpinismo, è approdato al giornalismo di montagna, alternando lo studio con il lavoro di redazione. È stato redattore capo della Rivista della Montagna dal 1977 al 1984. Nel 1985 ha fondato il mensile "Alp" che ha diretto per tredici anni. Dal 1999 collabora con il quotidiano La Stampa nelle pagine culturali e in cronaca.In trent'anni di attività pubblicistica e di ricerca, ha gradualmente allargato i suoi studi dall'alpinismo alla storia delle Alpi e alle problematiche dell'ambiente alpino, in particolare dal punto di vista umano, unendo più discipline e una vasta gamma di competenze.Si è contemporaneamente dedicato alla narrativa, pubblicando sei romanzi ambientati in diversi periodi storici.Ha diretto e curato l'edizione italiana del Grande Dizionario Enciclopedico delle Alpi (2007).Ha affrontato il problema della museografia alpina contemporanea, curando la progettazione scientifica del Museo della Montagna di Torino, ma non solo. È stato progettista e direttore culturale di Alpi 365 Expo il rinnovato salone della montagna di Torino.Nel 2014 ha avviato con l’Associazione Dislivelli la start-up del progetto Sweet Mountains, la grande rete del turismo sostenibile sulle Alpi.Dal 2016
è attiva la sua collaborazione con il mensile Orobie. Ha scritto un ventina di titoli tra romanzi (a tema alpinistico) e libri di saggistica.