#87 Il direttore d'orchestra e il flamenco - Flamenco Chiavi in Mano

7 de abr. de 2023 · 18m 43s
#87 Il direttore d'orchestra e il flamenco - Flamenco Chiavi in Mano
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Il direttore d'orchestra non è presente nel flamenco. La musica non viene scritta! Il direttore d'orchestra regola la velocità, le sfumature espressive e tutti gli aspetti della comunicazione espressiva. Nel...

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Il direttore d'orchestra non è presente nel flamenco. La musica non viene scritta!
Il direttore d'orchestra regola la velocità, le sfumature espressive e tutti gli aspetti della comunicazione espressiva.

Nel flamenco si crea una sintonia con tutti i membri del gruppo per sentire se sono a proprio agio o meno e poter collaborare al meglio. Se un musicista fosse molto più bravo degli altri membri del gruppo non dovrebbe mai prendere le redini della situazione, ma sempre ascoltare gli altri.

C'è una gerarchia nel flamenco: il cante è sempre il punto di riferimento centrale, ma se c'è il baile bisogna che gli altri membri del gruppo lo ascoltino con tanta attenzione per asseconodare le sue intenzioni, sostenendolo al meglio. Se il bailaor non ascolta la musica, e va per la sua strada con la sua meravigliosa coreografia, esce dal flamenco, e sicuramente i musicisti non vengono invitati a suonare meglio.

Il cante fa molte decorazioni, ornamentazioni, improvvisazioni. Se conosco il flamenco, so come è la melodia di una certa strofa, ma per sapere esattamente cosa canta il cantor, lo devo ascoltare proprio con attenzione.

Il bailaor comunica le proprie intenzioni con gesti e suoni, e i musicisti devono capire cosa vuol fare, ma anche che intenzioni ha: a volte il palmero o il chitarrista o il percussionista ha in mente una velocità "standard" alla quale normalmente si è soliti ballare o suonare su un certo palo. Magari il bailaor quel giorno non se la sente, e vuole ballare più lentamente!
Attivando l'empatia sarà sempre possibile sintonizzarsi , sincronizzzando le onde cerebrali con gli altri membri del gruppo. Crea una sensazione di serenità, di perfezione. Al di là delle competenze specifiche!

Questo funziona a tutti i livelli, ma richiede l'attenzione di tutti: se qualcuno nel gruppo non ascolta, qualcosa non va.
Se ci fosse una figura di direttore forse sarebbe più facile, ma non c'è! Fra l'altro il flamenco è entrato da poco in circuiti teatrali più grandi, in cui ci sarebbero anche evnetualmente i soldi per pagare anche un direttore, ma nella sua storia non c'è spazio per questo.

Occorre anche un background culturale e di esperienza, che però non sia un freno: se ho ascoltato tanto un certo cante, avrò la tendenza ad aspettarmi che il cantaor farà assolutamente ciò che ho in mente. Ma il flamenco ammette la sperimentazione, e il cantaor ha il diritto di cantare in modo diverso dal solito, a velocità diversa da quella consueta.

La mente deve rimanere molto aperta e disponibile, in ascolto, e il cuore si deve sintonizzare con il presente. La risposta degli altri membri del gruppo sarà sempre creativa, a seconda delle risposte che gli altri daranno ai vari stimoli.

Avere tanta tecnica e conoscenze ma avere poca empatia non è sufficiente. Ma se ho tanta esperienza diretta, i miei neuroni a specchio si attiveranno più facilmente quando vedo qualcun altro che fa ciò che conosco.

Anche il pubblico ha un ruolo nell'influenzare e "dirigere" la musica. Anche l'acustica del luogo influenza la produzione della musica: un luogo umido aiuterà a produrre musica diversa da quella che verrebbe spontaneo produrre in un luogo secco.

Abituarsi a sintonizzarsi sul presente è sempre la migliore delle risorse

Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e danze e musiche del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco a Milano e Lyrical Arab Dance, un lavoro sull'espressione delle emozioni attraverso le danze del mondo arabo.

Quando insegno indico immediatamente agli allievi che nel flamenco non c'è un direttore d'orchestra e neppure uno spartito e per questo occorre fare molta attenzione agli altri membri del gruppo. Impararlo il prima possibile è fondamentale.

Un bell'esercizio che si può fare anche con alllievi alle prime armi è ascoltare il rimbombo dei suoni nella stanza. Dopo che ho percosso il suolo o una mano con l'altra mano, c'è una eco. E posso sentire che sincronizzo l'eco dei miei suoni con quelle degli altri. QUando tutti riescono a creare questa sincronia, tutti se ne accorgono, e si sentono accolti, si sentono parte di un tutto. E si sentono in pace.

Il godimento nel flamenco non è quando sento di aver fatto qualcosa bene da sola, ma quando sento che l'ho fatto bene con gli altri. Questo mi rende più serenza: non mi interessa se lo faccio bene o male, ma di essere lì con quelle persone, in quel momento e fare una cosa insieme: ecco il direttore d'orchestra! L'essere insieme
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Autor Sabina Todaro
Organización Sabina Todaro
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