#88 I benefici di cantare flamenco - Flamenco Chiavi in Mano
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Ti ho già parlato dell'importanza di provare a cantare flamenco, e oggi ti voglio far riflettere sui benefici di questa attività. "Canta che ti passa", si dice. Cantare fa bene,...
mostra más"Canta che ti passa", si dice. Cantare fa bene, ci fa essere nel presente, senza dare attenzione a ciò che ci preoccupa.
Ci sono molte persone che pensano di essere stonate, ma credo che chi non sa cantare sia un "analfabeta" del canto: un adulto di riferimento ha detto loro che non dovevano cantare, che non erano capaci, e ce alla recita di Natale avrebbero dovuto far finta di cantare ma senza lasciar uscire la voce.
Cantare fa benissimo, ci permette di rilasciare ossitocina, l'ormone del benessere, che combatte l'azione del cortisolo, l'ormone dello stress. Cantando, si producono anche endorfine, gli ormoni del piacere. Cantando ci dimentichiamo di avere fastidi o problemi! Da bambina cantavo sempre in macchina, soffrendo di mal di stomaco, e funzionava tantissimo.
Cantare è una attività molto fisica, la postura deve essere eretta, il corpo vibra dall'interno. Cantare flamenco comprende anche il fatto di emettere aria in modo molto continuo e lento, senza arrivare alle tecniche incredibilmente lente di emissione della voce che si usano per i cantes de levante nella zona di Murcia, che richiedono un training probabilmente molto complesso, ma anche soltanto produrre tutti i melismi che il flamenco richiede ci obbliga davvero a respirare lentamente, e soprattutto ad espirare profondamente.
Quando siamo sotto stress, tendiamo a trattenere il fiato, e soprattutto ad espirare poco. Cantando flamenco dobbiamo al contrario espirare tanto, a lungo e questo ci aiuta a rilassarci. Inoltre, il corpo si accorge di essere in debito di ossigeno quando espiriamo molto profondamente e scatta un meccanismo automatico di sblocco del diaframma, che ci aiuterà ad inspirare meglio.
Dal punto di vista dell'apprendimento e della salute del nostro cervello, il canto fa benissimo: parlo da psicomotricista, e intendo che le attività che favoriscono l'apprendimento comprendono il corpo , l'affettività e il cognitivo. Il nostro sistema scolare si basa completamente sul cognitivo, togliendo ogni importanza al corpo e alle facoltà affettive/relazionali. E questo è scorretto!
Cantando si usa tanto il corpo, e anche tantissimo l'espressività, evidentemente, e nel flamenco l'espressività è talmente alta che mi obbliga a dare tanta attenzione a questo aspetto.
Dal punto di vista cognitivo, cantare ci obbliga ad una attenzione al tono, al tempo, al ritmo, alla melodia, al testo, e nel flamenco questo aspetto viene ancora ulteriormente arricchito dall'esigenza di coniugare la frase ritmica, segnalata con le palmas, con il cante. Imparare a dare la palma segnando gli accenti mentre stiamo cantando flamenco ci obbliga a mettere insieme ragione e intuizione, coniugando l'attività dei due emisferi cerebrali.
Il flamenco coltiva l'empatia, perché non si può fare da soli, richiede quanto meno la presenza di un chitarrista, che dialoga con noi.
Per noi stranieri nel flamenco c'è anche la difficoltà della pronuncia e della lingua. Ma non solo! Nelle letras ci sono pezzi di cultura legata al flamenco, si nominano località, usi e costumi andalusi, modi di dire, ci si riferisce a situazioni storiche, geografiche, e inoltre a volte alcune letras sono di difficile compresnione anche perchè la tradizoine orale ne ha modificato grammaticalemnte il testo tanto da renderle molto poetiche e in alcuni casi poco compransibili per quanto bene si possa parlare spagnolo, anche eventualmente come madre lingua.
La cultura specifica andalusa, inoltre, è diversa dalle altre, e anche se per noi italiani la lingua non è troppo difficile e la cultura non è troppo lontana, si tratta comunque di altro, e ci richiede adattabilità, multiculturalità, senso del gruppo, costruisce la relazione con gli altri musicisti, con il pubblico, ci obliga ad esprimerci, ad essere nel presente, un po' come in una meditazione.
Tutto questo crea soddisfazione, mista ad euforia, serenità. Crea armonia con sè e con gli altri.
Cantando si stimolano ovviamente le aree acustiche primarie che ricevono il suono senza processarlo da un punto di vista emozionale, e sono collegate con le aree premotorie. Cantando si crea una azione, un movimento, che sta a diretto contatto con il suono, un ascolto attivo che crea sintonia fra ciò che sento e ciò che faccio e questo ci rende in pace, ci fa sentire rilassati ed energetici.
Cantando con altre persone in gruppo, come in un corso, si crea una armonia con sè e con gli altri. I neuroni a specchio vengono stimolati tantissimo, e lo fanno quanto più ne facciamo esperienza. E' frequente verificare che se le persone provano a cantare flamenco poi ballano meglio!
Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e di musica e danza del mondo arabo dal 1985, dal 1990 insegno baile flamenco e un lavoro sull'espressione delle emozioni attraverso le danze del mondo arabo che ho chiamato Lyrical Arab Dance.
Canto sempre durante la giornata, e se non lo faccio con la bocca, il mio cervello lo fa per me, cantandomi la canzone che "mi serve" per continuare una lezione. Nel mio cervello si crea una musica, non una semplice melodia, ma proprio tutta l'orchestrazione.
Provando a dare palmas mentre canto, cosa molto complicata, soprattutto con alcuni palos, mi dà grande soddisfazione, non perché sia una sfida da vincere, cosa che non mi interessa proprio, ma perché mi fa sentire immersa nel fenomeo di produrre musica.
Spesso ho un chitarrista che mi accompagna a lezione e quindi posso godermi il lusso di cantare con una chitarra, visto che non c'è nessuno da noi che possa cantare a lezione, e quindi lo faccio io.
A volte ho fatto una intera lezione, magari di due ore, senza fare altro che cantare, alla fine mi sento serena, magari stanchissima, ma soddisfatta.
Quando andrò al potere, metterò obbligatorio cantare flamenco.
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Autor | Sabina Todaro |
Organización | Sabina Todaro |
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