"Sole ha ventiquattro anni e seicentocinquantadue sogni. Uno di questi è scrivere.
Guarda i fiori che crescono nel giardino di sua nonna e vorrebbe essere un petalo di quei fiori. Loro erano così pieni di attenzioni, l'acqua ogni giorno e quel calore dell'astro diurno di tutti, così democratico, così sincero.
A Sole no, nessuno riservava trattamenti democratici e sinceri. La nonna, l'unica presenza umana, si occupava solo dei fiori, non di Sole, mai di Sole. Nessuna attenzione. Lei voleva solo scrivere nei pomeriggi di luce lattiginosa e stanca, quando le certezze crollavano. Ma non poteva farlo perché le signorine devono cucire e imparare a cucinare. Perchè il lavoro è un altro, scrivere è un passatempo. Ed intanto le sue cicatrici invece di guarire si riaprivano, si allargavano e ricominciavano a sanguinare. I ricordi. Dannati ricordi. E non è vero che laddove si apre una crepa tu per forza riesci a ripararla con l'oro zecchino. Era solo una bella favola.
Seicentocinquantadue sogni e neanche uno da realizzare quel giorno stesso.
Sole pensò che la rivoluzione si potesse fare solo iniziando ad andare contro alla più piccola delle regole. Prese una penna e un foglio e iniziò a scrivere. Creava mondi per sfuggire e si rese conto che i seicentocinquantadue sogni, tutti insieme, potevano stare in quel foglio."

Racconti Bendati scritti da Stephania Giacobone.
Reading con la splendida voce di Tamara Malgaroli.

Le illustrazioni di ciascun episodio sono opere di Simonetta Pedicillo della serie dei Disegni Bendati.

Tre donne. Scrittura, lettura, disegno. Tre arti che si uniscono con passione.