#94 Lo stato di flow nel flamenco- Flamenco Chiavi in Mano
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Descripción
Questa è la prosecuzione del podcast #93 dedicato allo stato di grazia nel flamenco. Qui ti do ragioni scientifiche di quanti ti ho raccontato. Parlando di stato di flow non...
mostra másParlando di stato di flow non si può evitare di parlare di Mihaly Csikszentmihalyi. Nato nel 1934 a Fiume, allora Italiana, in Istria, in una famiglia ungherese, crebbe in Ungheria fino al 1956. Si trasferì a Chuicago e lavorò per l'università. Psicologo comportamentista, Csikszentmihalyi è figura di spicco della Psicologia positiva. Crea il concetto di flow.Flow è essere completamente presenti totale concentrazione, con perdita del senso del tempo e totale focalizzazione. Tutto sembra accadere senza fatica. Si ignorano tutte le distrazioni esterne e ci si sente parte di qualcosa di più grande.
Lo stato di flow è lo stato di coscienza in cui siamo così presenti che dimentichiamo tutto il resto. La mente e il corpo sono in perfetta simbiosi e l'esperienza è ottimale. Ci sentiamo sereni e perfetti così come siamo.
il flow comprende qualcosa di impegnativo che richiede particolari abilità. Non deve essere nè troppo facile nè troppo difficile rispetto alle nostre abilità
Azione e consapevolezza si devono fondere, e sentire che facciamo con grande spontaneità. Per essere in questo stato di flow si deve poter smettere di identificare sè stessi come separati dall'attività, fondendosi in qualcosa che ci assorbe completamente.
Spesso si usa il termine "essere in controllo della situazione" per definire chi è in stato di flow. Chi mi conosce sa che non uso la parola controllo come qualcosa di positivo, quindi direi piuttosto che nel flow ci si sente a proprio agio, o, per usare un'espressione inglese, si è confident.
Nel flow siamo presenti e in contatto con ciò che stiamo facendo e dove stiamo andando, in quella situazione.
Csikszentmihalyi ha individuato che esistono persone con una personalità autotelica (telos in greco significa scopo): queste persone hanno la capacità di godere delle attività è in se stesse, senza avere altre finalità che non siano il percorso stesso. La situaiozne stessa è una ricompensa, ci dà un ritorno positivo. Si può anche avere una meta da raggiungere, (ad esempio per noi che balliamo è arrivare fino alla fine del brano che stiamo interpretando, ma lo scopo non è raggiungerla, bensì stare nel persorso e goderselo nel presente. Se invece mi concentro sul passaggio difficile, su ciò che non mi riesce bene, tutto il resto perde di valore, ed esco assolutamente dallol stato di flow.
Nello stato di flow si può anche perdere la percezione della meta finale!
il flamenco funziona perfettamente in questo modo.
Lo stato di flow influisce sullo stato di benesser anche fisico: spegne la critica, il giudizio e il dubbio. Nulla è importante se non godersi il momento.
Scientificamente il fenomeno è dovuto ad una cosa che si chiama "ipofrontalità transitoria": in stato di flow si disattiva parte della corteccia prefrontale dorsolaterale e con quest'area disattivata diventiamo meno critici, più coraggiosi, ci lanciamo maggiormente nelle cose ed aumenta la nostra capacità di immaginare nuove possibilità. Diventiamo quindi più creativi.
Nello stato di flow il cervello viene inondato da grandi quantità di neurotrasmettitori: dopamina, endorfine, serotonina e noradrenalina. Queste molecole sono responsabili dell'aumento delle nostre prestazioni anche fisiche, la concentrazione, e spingono alla creatività, ci aiutano a vedere nuove possibilità. E' evidente che quando ci giudichiamo ed abbiamo dubbi e lamentele, ci auto-boicottiamo, la corteccia prefrontale si attiva tantisimo. Si può imparare a "vietarsi" di criticarci: l'educazione stessa ci insegna che dobbiamo criticarci sempre! Invece il giudizio ci fa solo vedere noi stessi come degli imbranati. E non ci mette in uno stato di piacere e godimento!
E questo non dipende dal nostro livello di capacità "tecniche": con tutte le critiche che mi faccio non migliorerò e anzi, mi sentirò sempre inadeguato.
Questo cocktail di neurotrasmettitori che si produce nello stato di flow influisce sull'umore in senso positivo. Ci regala serenità, energia e appunto creatività.
Nella corteccia prefontale risiedono la maggior parte delle nostre funzioni cognitive superiori, tra cui il senso di sè , la coscienza di esistere, ed è quindi logico che se l'area ha una minore attività, sarà anche minore la nostra cognizione del tempo e la capacità di "sentirci separati" dal resto della realtà intorno a noi. Infatti se siamo nello stato di flow ci sembra cje il tempo voli!
Per avere esperienze dello stato di flow non bastano un buon quoziente intellettivo ed una buona intelligenza emotiva, ma è fondamentale il "meaning quotient", il quoziente di significato: dare un significat a ciò che facciamo ci motiva a farlo, e senza la motivazione non mi coinvolgo molto in quello che faccio e lo stato di flow non si raggiunge.
Se faccio flamenco devo conoscere l'argomento, avere buone capacità empatiche ed essere motivata, e ha senso sia come spettatore che come artista. Il flamneco ha una emozionalità così forte da superare tutto: la forma non porta il contenuto, mentre il contenuto può generare una forma.
Ciò che facciamo non ha altro scopo che regalare un pezzo di noi stessi al mondo. Tirar fuori qualcosa da sé e metterlo a disposizione degli altri. Questo ci rende felici, sereni, immersi in ciò che facciamo, e nessun giudizio ci interessa.
Il flamenco fa esattamente questo, perché è fatto di emozionalità, di energia, di essere completamente immersi in ciò che si sta facendo, cosa che aiuta anche gli spettatori presenti d entrare in uno stato di flow.
Sono Sabina Todaro, mi occupo di flamenco e di danze e musiche del mondo arabo dal 1985. Dal 1990 insegno baile flamenco a Milano e un lavoro sull'espressione delle emozioni che ho chiamato Lyrical Arab Dance. Accanto a questo ho una formazione come terapista della psicomotricità e sono assolutamente innamorata delle neuroscienze. Utilizzo nell'insegnamento tutte queste materie, neurologia, psicologia, anatomia... e propongo un percorso davvero molto speciale.
Quando insegno sono talmente immersa nello stato di flow che non ricordo nulla altro, compresi eventuali annunci di corsi specifici, o chiedere agli allievi un contributo per qualche spesa che ho effettuato o restituire loro qualcosa di prestato. A volte (o forse spesso!) neppure ricordo ciò che avevo coreografato. Ed è simpatico che gli allievi mi mostrino i video che mi hanno fatto e a volte mi sembra di vedere una controfigura, e di quello che ho fatto non ricordo assolutamente nulla. Sicuramente li ho prodotti in uno stato naturale di benessere tanto coinvolgente, da valere più di qualsiasi altra cosa. Sono una tossicodipendente da Dopamina, Ossitocina, Noradrenalina, Serotonina... e tutto ciò che mi aiuta a sentirmi coinvolta nel fenomeno, che per me è centrale, che non è la danza in sé ma la condivisione, e mi rende felice mettere ciò che so a disposizione di chi lo sa prendere.
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Autor | Sabina Todaro |
Organización | Sabina Todaro |
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