Abbazia della Vangadizza a Badia Polesine (Veneto)

25 de nov. de 2023 · 2m 51s
Abbazia della Vangadizza a Badia Polesine (Veneto)
Descripción

Questo complesso monastico diede il nome alla cittadina che sorse attorno ai suoi edifici, Badia Polesine, oggi un importante centro agricolo. L'Abbazia della Vangadizza è stata, tra il 900 e...

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Questo complesso monastico diede il nome alla cittadina che sorse attorno ai suoi edifici, Badia Polesine, oggi un importante centro agricolo.
L'Abbazia della Vangadizza è stata, tra il 900 e il 1792, un'abbazia territoriale immediatamente soggetta alla Santa Sede con sede a Badia Polesine nella chiesa di Santa Maria della Vangadizza, e fu Stato indipendente fino al 1300.
La nascita dell'Abbazia della Vangadizza viene generalmente connessa alle cospicue donazioni del marchese Almerico di Mantova e di sua moglie Franca.
L'Abbazia della Vangadizza ottenne l'indipendenza feudale il 26 dicembre 996 e intorno all'anno 1000, durante il pontificato di Silvestro II, divenne diocesi immediatamente soggetta alla Santa Sede.
L'indipendenza del monastero venne poi confermata dall'imperatore Federico Barbarossa il 7 agosto 1177 e da Papa Celestino III il 26 giugno 1196.
Sotto il potere temporale degli abati benedettini, molti contadini giunsero per bonificare il territorio; i terreni erano concessi in enfiteusi, esigendo canoni molto bassi; questo portò a un progressivo miglioramento della zona.
L'abbazia riscuoteva tributi e prebende per conto proprio e offriva protezione agli abitanti.
A partire dal 23 settembre 1213 l'Abbazia iniziò a seguire l'ordine camaldolese, con la denominazione ufficiale latina di Abbatia Sanctae Mariae de Vangaditia, Ordinis Camaldulensis, nullius Dioecesis, Provinciae Ravennatensis (abbazia di Santa Maria della Vangadizza, Ordine Camaldolese, immediatamente soggetta alla Santa Sede, Provincia ecclesiastica di Ravenna).
La regola camaldolese prevedeva un distacco contemplativo dalle vicende umane e non prevedeva la cura pastorale; se, da un lato, ciò sviluppò le attività culturali con la creazione di una biblioteca fornitissima e di una scuola per lo studio di filosofia, teologia, canto sacro, arti e scienze, dall'altro lato portò ad un progressivo allontanamento del monastero dalla realtà del territorio, provocando malumori nelle parrocchie e culminando in dissidi interni alla fine del 1300.

Abbazia della Vangadizza: https://maps.app.goo.gl/iVSPnvjoYdHvQCif6
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Autor Giuseppe Cocco
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