di Camilla Adelaide Sguazzotti | “Che triste quel Leopardi!”, “E Machiavelli? Sempre a parlare di politica e guerre?” Tutti stereotipi. L’aura di grandezza e autorità ha condannato grandi nomi della letteratura italiana a diventare vere e proprie macchiette. Ma cosa scrivevano i padri della nostra lingua quando terminavano i loro incarichi? Come si rivolgevano ad amici, famigliari e colleghi? Gli epistolari, talvolta curati dagli scrittori stessi, restituiscono personaggi ironici, taglienti, spesso (e volentieri) scurrili e, in certi casi, contradditori. Dietro ad amori che trascendono il mondo terreno, epopee guerresche e trattati politici ci sono uomini, complessi e sfumati quanto, e più, delle loro opere. In questo episodio apriamo lo scrittoio di Francesco Petrarca.