Bonus 600 euro: l’hanno chiesto anche parlamentari, sindaci e presidenti di regione

10 de ago. de 2020 · 18m 12s
Bonus 600 euro: l’hanno chiesto anche parlamentari, sindaci e presidenti di regione
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Il bonus di 600 euro destinato alle partite iva e ad alcune categorie di lavoratori autonomi adesso anche per i parlamentari. Tre deputati della Lega, uno del Movimento 5 Stelle...

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Il bonus di 600 euro destinato alle partite iva e ad alcune categorie di lavoratori autonomi adesso anche per i parlamentari. Tre deputati della Lega, uno del Movimento 5 Stelle e uno di Italia Viva, hanno chiesto e ottenuto il sussidio. Non c’è niente di male a chiedere il bonus, ma si pone un problema etico nel momento in cui i parlamentari percepiscono uno stipendio di oltre 12 mila euro netti al mese, mentre ci sono categorie bisognose che sono escluse dal sussidio per cavilli burocratici.

Scoppiano le polemiche dopo una sentenza emessa dal tribunale di Trento contro una mamma contraria alla vaccinazione del proprio figlio. Il giudice ha deciso di limitare parzialmente la libertà genitoriale della madre, consentendo soltanto al padre di decidere rispetto alla possibilità di sottoporre il bambino, dell’età di 2 anni, a una visita medica preventiva.

In fase di sviluppo almeno 202 vaccini contro il Coronavirus, di questi soltanto 24, sono stati avviati a sperimentazione clinica e sembra 6 sarebbero in una fase più avanzata, tra cui uno tutto italiano. Ma nel mondo diversi paesi si muovono, le aziende farmaceutiche fanno a gara. In fase di sperimentazione c’è anche un vaccino italiano allo Spallanzani di Roma, sarebbero già pronti 45 volontari.

In Bielorussia Aleksander Lukashenko è stato rieletto per la sesta volta presidente della Bielorussia con l’80,23% dei voti. Ma l’opposizione protesta e chiede a Lukashenko di lasciare il potere che detiene dal 1994. A Minsk e in altre città si accendono le dimostrazioni contro il presidente, con morti e feriti.

Le conseguenze dell’esplosione di Beirut si allargano al governo che si dice pronto alle dimissioni. La decisione potrebbe arrivare a breve, proprio per rispondere al malcontento del paese. Il libano si trova in una fase molto delicata, non solo per le conseguenze della tragica esplosione, ma anche per la crisi economica che colpisce il paese ormai da tempo.
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Autor Byoblu Edizioni Srls
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