«Le storie che ci raccontiamo» è il primo disco registrato all’estero dalla band torinese. In piena sintonia – manco a farlo apposta – con molte delle influenze che lo caratterizzano. Musica britannica di ieri e di oggi, classica o meno, a cavallo tra pop, elettronica e rock. Oltre la musica però c’è la lingua, che è sempre la lingua dei Perturbazione. La voce che canta e intona i testi che in questo disco racconta storie.

Quali storie?

Storie di amanti che si incontrano, si annoiano, si lasciano, s’ingelosiscono e si rifanno una vita. Storie del primo e del secondo tipo, per dirla come Simenon. Ma anche del terzo: storie che vanno oltre, che provano a guardare nel backstage della storia stessa e delle vite degli altri. Le storie come ce le immaginiamo e le rivendiamo, a forza di “dirle” in un certo modo. Le storie che poi si fissano così, come una lacca emotiva, andando oltre ciò che è falso e ciò che è vero cercando di mantenere vivo il mistero e la magia delle storie e della vita. Per questo “siamo le storie che ci raccontiamo”. A Café Bleu lo scorso 15 gennaio abbiamo presentato «Dipende da te», il primo singolo estratto dal nuovo album.
Radio Beckwith è stata la prima emittente a intervistare i Perturbazione che proprio in quel giorno di metà gennaio, con «Dipende da te» hanno inaugurato ufficialmente il loro nuovo corso.

Ascolta il podcast dell’intervista a Tommaso Cerasuolo e scopri la ricetta che ha proposto alle ascoltatrici e agli ascoltatori. Un indizio? E’ un appetitoso primo piatto che rimanda alle origini familiari del cantante.