Per questo viaggio ho scelto come guida il libro «Mare e Sardegna» diario dedicato al viaggio che lo scrittore inglese David Herbert Lawrence intraprese in compagnia della moglie Frieda von Richthofen che lui soprannominò “ape regina”, partendo da Naxos loro soggiorno in Sicilia, nei primi giorni di gennaio del 1921 all'età di 36 anni.
E improvvisamente ecco Cagliari: una città nuda che si alza, ripida, dorata, accatastata nuda verso il cielo dalla pianura all’inizio della profonda baia senza forme.
È strana e piuttosto sorprendente, per nulla somigliante all’Italia.
La città si ammucchia verso l’alto, quasi in miniatura, e mi fa pensare a Gerusalemme: senza alberi, senza riparo, che si erge spoglia e fiera, remota come se fosse indietro nella storia, come una città nel messale miniato da un monaco.
Ci si chiede come abbia fatto ad arrivare là.Sembra la Spagna o Malta: non l’Italia.
È una città ripida e solitaria, senza alberi, come in una miniatura antica.
E al tempo stesso simile ad un gioiello, un inaspettato gioiello d’ambra a rosetta.
Ha quell’aspetto strano, come se si potesse vederla, ma non entrarci.
È come una visione, un ricordo, qualcosa che è passato.
Impossibile che si possa davvero camminare in quella città: metterci piede e mangiarci, e riderci.
Cagliari:
https://goo.gl/maps/vJdg89fQEV2VkRr88