Il castello di Petramala, prende nome dall’antico nome di Cleto, che nel medioevo si chiamava, appunto, Petramala, nome ancora in uso nel dialetto locale; mentre in greco antico era nominato Kletè.
Cleto è un comune calabrese della provincia di Cosenza, posto sul versante esterno della Catena Paolana ai piedi del Monte Sant'Angelo nell'alta valle del torrente Torbido, affluente del fiume Savuto. È conosciuto come "Il comune dei due castelli", in quanto sul territorio comunale esistono ben due castelli: il Castello di Petramala (di epoca Normanna, tardo Bizantina) e il Castello di Sabuci (di epoca Angioina, 1200).
È l'unico comune in Calabria ad avere questa caratteristica e uno dei pochi in Italia.
Le origini del Castello di Cleto sono da far risalire, come ho detto, ai bizantini o ai Normanni, i quali si stabilirono sulle pendici del Monte Sant'Angelo, dove sulla cima costruirono il castello per scopi difensivi.
Caratteristiche rimanenti sono le due torri, l'avancorpo finestrato, l'arco di accesso e alcune stanze. Inoltre custodisce al suo interno alcuni "silos" scavati nella roccia sottostante per la conservazione del grano che, in seguito, furono utilizzati per la raccolta di acqua e conservazione di derrate alimentari.

Castel di Luco: https://maps.app.goo.gl/EptTUjep6o6s2UHQA