Conca Bolgheri - Manuela Gastel
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16 de dic. de 2018 ·
17m 21s
La Conca La casa era sgarrupata. Fu un fienile, ci stavano le bestie, sotto: era la metà del 1800. Le belle arti ancora non avevano allungato il loro beneplacito a...
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La Conca La casa era sgarrupata.
Fu un fienile, ci stavano le bestie, sotto: era la metà del 1800. Le belle arti ancora non avevano allungato il loro beneplacito a quel genuino lavoro di mattoni che aveva il nome “La Conca”.
Il ritaglio perfetto di anima terrosa che partiva dal vicino Sughericcio per raggiungere Ornellaia rimaneva inclinato dai lati verso il centro, così da indirizzare i primi censori cittadini verso il nome che definiva quell’oscillazione di angoli e di olivi: Conca, appunto, il casale di mattoni con le imposte rosse che oggi gli uomini del luogo amano usare come riferimento logistico.
Un’amicizia legò mia nonna materna, Graziella Cedraschi, donna prodigiosa e lungimirante, a Luciana Aloisi, madre di Livio e di Giulia, quest’ultima sposa di Nicolò Incisa della Rocchetta. Da lì iniziò uno scambio di amore affettuoso che continua oggi con altri volti, altri nomi. Fu quindi quell’amore, per primo, a indirizzare i miei nonni verso questa terra che in alcuni luoghi si lega all’Africa che tanto rappresentò le fortune e le tragedie dei primi protagonisti di Bolgheri.
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Fu un fienile, ci stavano le bestie, sotto: era la metà del 1800. Le belle arti ancora non avevano allungato il loro beneplacito a quel genuino lavoro di mattoni che aveva il nome “La Conca”.
Il ritaglio perfetto di anima terrosa che partiva dal vicino Sughericcio per raggiungere Ornellaia rimaneva inclinato dai lati verso il centro, così da indirizzare i primi censori cittadini verso il nome che definiva quell’oscillazione di angoli e di olivi: Conca, appunto, il casale di mattoni con le imposte rosse che oggi gli uomini del luogo amano usare come riferimento logistico.
Un’amicizia legò mia nonna materna, Graziella Cedraschi, donna prodigiosa e lungimirante, a Luciana Aloisi, madre di Livio e di Giulia, quest’ultima sposa di Nicolò Incisa della Rocchetta. Da lì iniziò uno scambio di amore affettuoso che continua oggi con altri volti, altri nomi. Fu quindi quell’amore, per primo, a indirizzare i miei nonni verso questa terra che in alcuni luoghi si lega all’Africa che tanto rappresentò le fortune e le tragedie dei primi protagonisti di Bolgheri.
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Autor | Wine Soundtrack |
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