Dieci anni di Papa Francesco: periferia e scarto
12 de may. de 2023 ·
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“Periferia” e “scarto” sono alcune delle parole scelte tra le dieci che hanno segnato i dieci anni di pontificato di Papa Francesco. Due parole che sono veri e propri pilastri...
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“Periferia” e “scarto” sono alcune delle parole scelte tra le dieci che hanno segnato i dieci anni di pontificato di Papa Francesco. Due parole che sono veri e propri pilastri del magistero del Pontefice, preso “quasi alla fine del mondo”.
Francesco invita a frequentare le periferie perché, afferma, “il punto di vista degli ultimi è la migliore scuola”, fa capire i bisogni più veri, dà il polso dell’ingiustizia e indica anche la strada per eliminarla: lavorare per il bene comune. Padre Daniele Moschetti, missionario comboniano, ha a lungo frequentato le periferie del Kenya e del Sud Sudan, vivendo nelle baracche accanto agli ultimi, andando a scuola dei poveri che lottano per la sopravvivenza, per il lavoro, per le tentazioni di droga e prostituzione e ai quali si può offrire il valore della dignità.“Vivere e cercare le periferie – afferma - è una dimensione fondamentale perché ci fa rinascere e ci immerge dentro la realtà vera e concreta di milioni di persone”. Altra periferia è quella del carcere minorile di Milano, vissuta da don Claudio Burgio, fondatore dell’associazione Kairos, “una realtà – spiega – nella quale il Vangelo diventa sempre più capace di interpretare i giorni, le storie e il dolore stesso”. “La periferia è un luogo di grazia – aggiunge don Claudio – dove impari a riconoscere l'umanità delle persone, a sospendere il giudizio e impari a guardare non tanto solo il reato quanto la persona”.
Per contrastare la cultura dello scarto, afferma il Papa, i cristiani devono andare controcorrente. Una strada che allontana dalla mentalità comune di gettare via quello che non serve, che siano cose o bambini, anziani, disabili ma anche cibo. Francesco esorta a dare una carezza che viene dal cuore, è quella che don Claudio Burgio cerca di offrire ai ragazzi in carcere, “schiavi – dice - dell'immagine, schiavi di un successo, di una prestazione che deve sempre eccellere”. La strada del cambiamento passa dalla cura dell’altro, dal fratello a cui tendere la mano; un atteggiamento che porta ad “apprendere la bellezza della vita comune”, attraverso “il coraggio del perdono”. Soemia Sibillo, direttrice del Centro Aiuto alla Vita Mangiagalli di Milano, aiuta le mamme in difficoltà, che si sentono all’ultima spiaggia, le accoglie e non le giudica, instradandole in un percorso di accompagnamento che dura circa 18 mesi. “In una società, dove è predominante la cultura dello scarto, - afferma Soemia Sibillo - dobbiamo prendere coscienza che un bimbo non nato non mancherà solamente alla sua mamma ma mancherà a tutti noi. E che un bimbo nato è gioia per la sua mamma e per il suo papà, ma anche per tutti noi. E allora tutti siamo chiamati a difendere la vita”.
Sono citati in questo episodio:
Papa Francesco
Benedizione apostolica “Urbi et Orbi”, primo saluto di Papa Francesco, 13 marzo 2013
Santa Messa Imposizione del Pallio e consegna dell’anello del pescatore per l’inizio del ministero petrino del vescovo di Roma, 19 marzo 2013
Discorso ai membri dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), 30 settembre 2017
Meditazione mattutina nella Cappella della Domus Sanctae Marthae, 9 dicembre 2014, Uscire per dare la vita
Discorso ai partecipanti al Convegno Ecclesiale della diocesi di Roma, 17 giugno 2013
Udienza generale, 5 giugno 2013
Saluto del Papa ai soci del Circolo San Pietro, 20 febbraio 2023
Discorso all’Incontro "Fede e scienza verso Cop 26”, 4 ottobre 2021
Enciclica Laudato si' sulla cura della Casa Comune, 18 giugo 2015
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Francesco invita a frequentare le periferie perché, afferma, “il punto di vista degli ultimi è la migliore scuola”, fa capire i bisogni più veri, dà il polso dell’ingiustizia e indica anche la strada per eliminarla: lavorare per il bene comune. Padre Daniele Moschetti, missionario comboniano, ha a lungo frequentato le periferie del Kenya e del Sud Sudan, vivendo nelle baracche accanto agli ultimi, andando a scuola dei poveri che lottano per la sopravvivenza, per il lavoro, per le tentazioni di droga e prostituzione e ai quali si può offrire il valore della dignità.“Vivere e cercare le periferie – afferma - è una dimensione fondamentale perché ci fa rinascere e ci immerge dentro la realtà vera e concreta di milioni di persone”. Altra periferia è quella del carcere minorile di Milano, vissuta da don Claudio Burgio, fondatore dell’associazione Kairos, “una realtà – spiega – nella quale il Vangelo diventa sempre più capace di interpretare i giorni, le storie e il dolore stesso”. “La periferia è un luogo di grazia – aggiunge don Claudio – dove impari a riconoscere l'umanità delle persone, a sospendere il giudizio e impari a guardare non tanto solo il reato quanto la persona”.
Per contrastare la cultura dello scarto, afferma il Papa, i cristiani devono andare controcorrente. Una strada che allontana dalla mentalità comune di gettare via quello che non serve, che siano cose o bambini, anziani, disabili ma anche cibo. Francesco esorta a dare una carezza che viene dal cuore, è quella che don Claudio Burgio cerca di offrire ai ragazzi in carcere, “schiavi – dice - dell'immagine, schiavi di un successo, di una prestazione che deve sempre eccellere”. La strada del cambiamento passa dalla cura dell’altro, dal fratello a cui tendere la mano; un atteggiamento che porta ad “apprendere la bellezza della vita comune”, attraverso “il coraggio del perdono”. Soemia Sibillo, direttrice del Centro Aiuto alla Vita Mangiagalli di Milano, aiuta le mamme in difficoltà, che si sentono all’ultima spiaggia, le accoglie e non le giudica, instradandole in un percorso di accompagnamento che dura circa 18 mesi. “In una società, dove è predominante la cultura dello scarto, - afferma Soemia Sibillo - dobbiamo prendere coscienza che un bimbo non nato non mancherà solamente alla sua mamma ma mancherà a tutti noi. E che un bimbo nato è gioia per la sua mamma e per il suo papà, ma anche per tutti noi. E allora tutti siamo chiamati a difendere la vita”.
Sono citati in questo episodio:
Papa Francesco
Benedizione apostolica “Urbi et Orbi”, primo saluto di Papa Francesco, 13 marzo 2013
Santa Messa Imposizione del Pallio e consegna dell’anello del pescatore per l’inizio del ministero petrino del vescovo di Roma, 19 marzo 2013
Discorso ai membri dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), 30 settembre 2017
Meditazione mattutina nella Cappella della Domus Sanctae Marthae, 9 dicembre 2014, Uscire per dare la vita
Discorso ai partecipanti al Convegno Ecclesiale della diocesi di Roma, 17 giugno 2013
Udienza generale, 5 giugno 2013
Saluto del Papa ai soci del Circolo San Pietro, 20 febbraio 2023
Discorso all’Incontro "Fede e scienza verso Cop 26”, 4 ottobre 2021
Enciclica Laudato si' sulla cura della Casa Comune, 18 giugo 2015
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Autor | SmartPray |
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