A Rosà è stata inaugurata una nuova struttura sportiva polivalente, ricavata allo stadio comunale "Toni Zen". L'opera, che va a sostituire il box in lamiera che era situato vicino alla biglietteria, utilizzato dai ragazzi che si allenano nel campo di atletica, è dedicata ad Alen, giovane macedone, studente del liceo Brocchi, nonché grande promessa dell'atletica NeVi, deceduto nell'ottobre del 2019 mentre tornava a casa da scuola. La costruzione della struttura, per un costo complessivo di 62 mila e 800 euro, è stata affidata alla ditta "Alen 01 costruzioni", di Elmazovski Resat, che ha manifestato la disponibilità di contribuire parzialmente alla realizzazione dell'opera, disponibilità giustificata da ragioni strettamente personali, in quanto Resat è il papà del giovane Alen.«Inizialmente parlare di lui ci faceva scendere una lacrima - ha esordito il direttore sportivo Mirko Marcon, accompagnato dal presidente Ezio Marcon -. Ora pensiamo a ciò che era Alen e sorridiamo, attutendo un dolore che è ancora incolmabile. Alen avrebbe fatto un percorso importante, sia dal punto di vista umano che sportivo». «Questa la chiameremo la tua casa - hanno aggiunto gli amici -. Ci piace ricordarti col sorriso e con le gambe a penzoloni seduto sul tetto».La palestra è stata inaugurata alla presenza della famiglia del giovane, dell'Amministrazione comunale, del gruppo di minoranza "Riparte Rosà", dell'assessore regionale Manuela Lanzarin, del sindaco di Rossano, Morena Martini, e di tanti giovani atleti, anche perché il taglio del nastro l'inaugurazione è stato preceduto da una manifestazione provinciale di atletica leggera per la categoria ragazzi/ragazze.C'è stata anche la benedizione da parte di don Andrea Bruttomesso, che ha ricordato l'importanza dell'umanità e del rispetto reciproco. Il sindaco di Rosà, nel suo intervento, ha evidenziato l'importanza della struttura a favore di tutti gli atleti Nevi, di cui Alen è parte integrante.«L'atletica Nevi opera su due Comuni - ha esordito Martini -, Rossano e Rosà. Ma come mamma, ringrazio voi genitori che avete collaborato e che ci avete prestato Alen in quegli anni che ha vissuto con noi».
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