📖 Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva infatti che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l'amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro.
Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell'uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. (Mc 9, 2-10)

📌 Vi raccontiamo di un posto a noi molto caro, di un luogo nel quale tornare ogni volta che ci sono da ricaricare le batterie. E poi, un passaggio sempre gradito nella città eterna.

✨ Ci sono luoghi, momenti, emozioni dentro i quali vorremmo rimare per sempre. Come Pietro ci sembra che la cosa più giusta da fare sia fare tre capanne e rimane lì. Quello che ci viene chiesto è però di andare avanti, custodendo nel cuore le rivelazioni che abbiamo avuto.

💫 Spesso abbiamo bisogno di ritornare a quei luoghi, a quei momenti, anche solo con il pensiero per attingere in Lui la forza di cui abbiamo bisogno.

🏡 Gratuitamente abbiamo ricevuto doni immensi durante il nostro viaggio, questo racconto vuole quindi essere una restituzione di ciò che abbiamo avuto, un inno di gratitudine a chi ci ha aperto la porta del suo cuore e della sua casa!

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