Episodio 8 - 21/2/2021

21 de feb. de 2021 · 4m 57s
Episodio 8 - 21/2/2021
Descripción

1) SI STACCA IL VOLANTE DEL BUS 2) DRONE ARANCIONE PER SEGNALARE I PUSHER 3) FAMIGLIA ISOLATA DA OLTRE UN ANNO 4) AULLA, TRAPPOLE ANTI ESCURSIONISTI BACKGROUND MUSIC Title: Buried...

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1) SI STACCA IL VOLANTE DEL BUS
2) DRONE ARANCIONE PER SEGNALARE I PUSHER
3) FAMIGLIA ISOLATA DA OLTRE UN ANNO
4) AULLA, TRAPPOLE ANTI ESCURSIONISTI

BACKGROUND MUSIC
Title: Buried
Author: The Passion HiFi
License: Creative Commons Attribution
Links: https://www.youtube.com/thepassionhifi
https://soundcloud.com/freehiphopbeatsforyou/free-the-passion-hifi-buried

I LINK AGLI ARTICOLI
https://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2021/02/19/news/si-stacca-il-volante-mentre-il-bus-viaggia-1.39927280
https://iltirreno.gelocal.it/pisa/cronaca/2021/02/20/news/bus-per-il-volante-staccato-ipotesi-difetto-di-fabbricazione-1.39932333
https://www.lanazione.it/prato/cronaca/cocaina-drone-arresti-montecatini-1.6046307
https://iltirreno.gelocal.it/lucca/cronaca/2021/02/19/news/sotto-la-strada-che-porta-alla-loro-casa-c-e-il-vuoto-1.39928900
https://iltirreno.gelocal.it/massa/cronaca/2021/02/19/news/rami-inchiodati-a-venti-centimetri-trappola-per-biker-ed-escursionisti-1.39929067

SCRIPT
Buongiorno, buon pomeriggio, buonasera, ovunque voi siate, comunque ci ascoltiate benvenuti ad una nuova puntata di What’s Up Tuscany, il podcast quotidiano dell’Arno dove troverete le notizie più curiose di oggi, domenica 21 febbraio 2021, selezionate dalla nostra redazione. Mentre ci mettiamo alle spalle la prima settimana del nostro podcast, abbiamo pensato ad una puntata particolare, nella quale troverete le storie della scorsa settimana che non eravamo riusciti ad inserire in scaletta, una specie di “rest of the week”. Mi raccomando, se vi piace quel che facciamo, iscrivetevi e condividete la puntata sui vostri profili social.

Iniziamo con una storia che sarebbe potuta finire decisamente peggio, riportata venerdì dal Tirreno di Pisa. Durante una corsa sulla linea 5 nella zona di Putignano, probabilmente a causa delle numerose buche, il volante di un autobus della CTT Nord è letteralmente collassato. Quando l’autista ha provato a rimetterlo a posto, l’intera struttura si è sganciata dai sostegni, rendendo l’autobus incontrollabile. Una brusca frenata, la velocità limitata e la mancanza di traffico ha evitato il peggio, ma i tre passeggeri a bordo se la sono vista davvero brutta. Se l’incidente fosse successo in pieno centro, le conseguenze sarebbero state ben peggiori. Lo scalpore causato ha convinto la società che gestisce il trasporto pubblico su gomma nelle province di Pisa, Lucca, Livorno e Massa Carrara a ritirare temporaneamente dal servizio 12 veicoli dello stesso modello. A quanto pare si tratterebbe di un difetto di fabbricazione non riconducibile a mancata manutenzione. La ditta costruttrice avrebbe avviato uno studio per individuarne le cause - decisamente in ritardo, ma se non altro non c’è voluta una tragedia per sistemare questo difetto.

Continuiamo con un articolo che abbiamo letto ieri sulla Nazione di Prato. Una coppia di creativi pusher marocchini di 27 e 29 anni aveva ideato un metodo inconsueto per segnalare la propria presenza ai possibili compratori di sostanze stupefacenti: facevano decollare un piccolo drone arancione, facilmente riconoscibile, nella loro zona preferita, i giardini di fronte a Viale Galilei a Prato. I due, residenti a Montecatini, avevano ben pensato di evitare di usare il cellulare, “pericoloso” in quanto intercettabile dalla polizia. Certo, perché invece un drone arancione che svolazza su un’area frequentata da bambini passerà sicuramente inosservato, no? . Dopo essere stati colti sul fatto dai Carabinieri, che hanno sequestrato nella loro auto 108 grammi di cocaina, le perquisizioni delle loro abitazioni hanno rivelato la presenza di altri 412 grammi di cocaina, dal valore stimato di circa 52mila euro. Magari, che ne so, la prossima volta usate un’aquilone - quello sì che passerebbe inosservato…

Passiamo ora ad una piccola storia di disagio che sta però rovinando la vita di una famiglia di Bagni di Lucca, che da 16 mesi vive isolata da una frana che nessuno sembra intenzionato a sistemare. Secondo l’articolo di venerdì sul Tirreno di Lucca, qualche giorno fa il marito della signora Santina Rastrelli si è sentito male nella loro casa di Mulino di Burica. Per fortuna si è ripreso poco dopo, perché l’ambulanza non sarebbe stata in grado di raggiungerli. La strada che porta alla loro casa è infatti bloccata da una frana, mentre l’unico collegamento alternativo è una mulattiera agibile solo d’estate, quando il torrente è basso. Chiamate in causa, le autorità si sono rimpallate come al solito le responsabilità. Il comune nel dicembre 2019 aveva fatto richiesta di 320mila euro alla regione per ripristinare la strada ma il progetto non era stato ritenuto prioritario. Le varie famiglie che abitano da quelle parti sono state quindi lasciate da sole, costrette a portare i sacchi della spazzatura oltre la frana, visto che i mezzi per la raccolta non possono passare. Secondo gli abitanti, la mulattiera è pericolosa e d’estate è frequentata da molti escursionisti con moto da cross o mountain bike. Senza segnaletica che indichi il pericolo, corrono un bel rischio. Speriamo che non serva una tragedia per sbloccare la pachidermica macchina burocratica della regione.

Chiudiamo la puntata di oggi con un’altra storia dai boschi e dalle montagne della nostra Toscana, che abbiamo letto sul Tirreno di Massa venerdì scorso. Gli abitanti di Caprigliola, suggestiva frazione del comune di Aulla abbarbicata sulla collina, si sono sorpresi ed indignati quando un gruppo di amici appassionati di trekking ha segnalato la presenza di numerose trappole sui sentieri frequentati da sempre da escursionisti e turisti. Tavolette con punte di acciaio molto affilate, nascoste nel fango, sistemate ad arte per causare danni potenzialmente mortali. Daniele Mastorci, presidente dell’associazione “Sentieri Liguri Apuani”, ha fatto notare che gli autori avevano addirittura abbattuto piccoli alberelli, inchiodandoli ad altri a circa 20 centimetri dal suolo per disarcionare chi si fosse avventurato sul sentiero con una moto o una mountain bike. L’associazione ha minacciato di ricorrere alle vie legali ma intanto si sta organizzando per rimuovere questi pericolosi ordigni. Da inizio novembre una dozzina di volontari si ritrova periodicamente con vanghe, piccozze e una piccola ruspa per rendere nuovamente fruibili i sentieri ed evitare possibili tragedie.

Questo era tutto per oggi, sono Luca Bocci, ci sentiamo domani con una nuova puntata “normale” di What’s Up Tuscany, il podcast quotidiano dell’Arno dove troverete le notizie che, per noi, valgono bene una seconda occhiata. Ciao ciao gente!
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Autor L'Arno.it
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