Feltre

23 de may. de 2024 · 8m 27s
Feltre
Descripción

Il comune di Feltre, con i sui 20.524 abitanti e 100 km2 di estensione, si sviluppa ai piedi delle Vette Feltrine, in prossimità del Piave, all’estremità sud-occidentale della Val Belluna,...

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Il comune di Feltre, con i sui 20.524 abitanti e 100 km2 di estensione, si sviluppa ai piedi delle Vette Feltrine, in prossimità del Piave, all’estremità sud-occidentale della Val Belluna, dove il fiume s’inoltra nell’angusta stretta di Quero. I dintorni di Feltre, grazie alla loro natura incontaminata, rendono questa città il punto di partenza ideale per numerose camminate ed escursioni verso le cime montane circostanti, incluse nel Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e Patrimonio UNESCO. Alle bellezze naturalistiche si aggiungono quelle storico-artistiche. Il centro storico della città è un vero gioiello architettonico, frutto della ricostruzione seguita alla distruzione del 1510, per opera dell’esercito di Massimiliano I d’Asburgo. Arroccata sul Colle delle Capre, Feltre è una delle città murate più suggestive del Veneto. La fortificazione più recente fu approvata e realizzata alla fine del 1400, secondo il progetto di Dionisio da Viterbo. Nello stesso periodo, fu completata Porta Pusterla che collega, attraverso una splendida e austera scalinata in pietra, la cittadella all’altezza del palazzo Pretorio e di Piazza Maggiore con il Campo Giorgio e l’area della cattedrale. Di origini più antiche sono le altre due porte della città: Porta Imperiale, (o Porta Castaldi) che prende il nome dal passaggio di antichi sovrani e Porta Oria, che invece presiede l’accesso da oriente pressoché in cima alla parte ripida della via, dedicata a Lorenzo Luzzo, che da Borgo Ruga sale verso Piazza Maggiore. Le vie del centro storico si snodano tra i palazzi cinquecenteschi dalle facciate affrescate, con bifore e poggioli di foggia rinascimentale che raccontano lo splendore della dominazione veneziana. Attorno alla scenografica Piazza Maggiore, fulcro della vita cittadina, si trovano il Palazzo Pretorio, sede del Comune, e il Palazzo della Ragione che ospita il vecchio Teatro de la Sena, ovvero "della scena", palcoscenico su cui mosse i primi passi artistici il commediografo Carlo Goldoni. Nel Palazzo Bovio-Villabruna Cumano è ospitata la Galleria d'Arte Moderna "Carlo Rizzarda", fondata da uno dei più importanti artisti del ferro battuto dei primi del Novecento che volle lasciarlo in eredità alla sua città per farne un museo d'arte decorativa. Oggi raccoglie la sua collezione d’arte, le sue opere in ferro battuto e una raccolta di vetri veneziani preziosi e coloratissimi recentemente acquisita per donazione.  Quasi a voler eguagliare in altezza le vette feltrine, tra gli edifici del centro storico, spicca il Campanon, la torre del Castello che la tradizione locale denomina “di Alboino”, dal nome del re longobardo che secondo la leggenda lo avrebbe edificato sui resti di strutture esistenti. La Cattedrale è dedicata a S. Pietro Apostolo e ha un’origine molto antica, ma più volte, seguendo le vicissitudini cittadine, fu distrutta e ricostruita. L’abside, in stile gotico e la cripta, sono le uniche che uscirono indenni dalle ultime distruzioni operate dalle truppe di Massimiliano nel 1510. L'interno è organizzato in tre navate con ben tredici altari. Conserva un monumentale organo, del 1767, di Gaetano Callido e numerose opere d’arte tra cui i dipinti di Pietro Marascalchi, Agostino Ridolfi, Giovanni Battista Volpato, Paolo Dal Pozzo, Girolamo Turro, Antonio Lazzarini e diverse statue lignee dello scultore Francesco Terilli. Le opere più preziose della cattedrale sono confluite nel Museo Diocesano Belluno Feltre, di via Paradiso, che conserva capolavori dell’arte sacra dall’alto medioevo all’età contemporanea provenienti dal territorio delle antiche diocesi feltrina e bellunese. In particolare qui è collocata la raffinata croce d'altare post-bizantina in legno di bosso con 485 piccole figure intagliate in soli 44 cm di altezza. A circa tre chilometri da Feltre, in località Anzù, si trova un luogo di grande fascino: il millenario Santuario dei SS. Vittore e Corona, patroni della città, un gioiello dell'arte romanica-bizantina, con preziosi affreschi di scuola giottesca. Feltre presenta alcuni punti di rilevante interesse archeologico. Gli scavi effettuati in piazza Maggiore, davanti alle fontane Lombardesche, hanno consentito il rilevamento di reperti molto importanti che indicano la probabile esistenza del Foro cittadino. Ma è sotto il sagrato del Duomo che è presente un'area archeologica di oltre 900 metri quadri aperta al pubblico nel 1995, dove si possono vedere strutture dell'epoca romana quali strade lastricate, edifici pavimentati a mosaico, botteghe e la prestigiosa sede di alcune associazioni professionali (tutte databili tra il II e il IV secolo d.C.). L'area continuò ad essere viva anche successivamente, con progressivo innalzamento del piano di calpestio, e si notano quindi i resti di edifici di epoca medievale. I principali reperti ritrovati in quest'area, come la monumentale statua del dio della Medicina Esculapio, sono esposti nella sezione archeologica inaugurata nel 2022 nel Museo Civico di Feltre. Il Museo ospita anche una preziosa pinacoteca (opere di Gentile Bellini, Vittore Belliniano, Giambattista Cima da Conegliano, Jacopo Palma il Giovane, Pietro Liberi, Gregorio Lazzarini e Pietro della Vecchia) e una raccolta di sculture lignee, da quelle policrome dei secoli XVI-XVIII al modello di fontana di Valentino Panciera Besarel (1863). Oltre a essere scrigno di tesori storico-artistici e archeologici, Feltre, nel corso dell'anno, propone anche molti eventi sportivi, culturali e ricreativi, tra cui il suggestivo Palio, che ricorda la dedizione di Feltre a Venezia del 1404: la manifestazione è al contempo una rievocazione storica e un'appassionante sfida tra i 4 quartieri nelle gare del tiro con l'arco, staffetta, tiro alla fune e gara dei cavalli.
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Autor radioabm
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