GOMME Ep.4: La misteriosa scomparsa di Rudolph Diesel

GOMME Ep.4:  La misteriosa scomparsa di Rudolph Diesel
26 de feb. de 2021 · 8m 39s

Alla vigilia della prima guerra mondiale, il geniale e rivoluzionario inventore del motore senza impianto di accensione Rudolph Diesel sparisce dal traghetto per l'Inghilterra. Saranno stati i suoi ideali, un...

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Alla vigilia della prima guerra mondiale, il geniale e rivoluzionario inventore del motore senza impianto di accensione Rudolph Diesel sparisce dal traghetto per l'Inghilterra. Saranno stati i suoi ideali, un tradimento o la depressione a decretarne la morte? Neanche il ritrovamento del suo cadavere è riuscito a chiarire il mistero.

Il testo del podcast:

Chi ha ucciso Rudolph Diesel?

Il 18 Giugno 2006 La Audi R10Turbodiesel con telaio dallara vince la 24 ore di Le Mans con i piloti Emanuele Pirro, Frank Biela e Marco Werner,
è la vittoria più prestigiosa nella corsa più prestigiosa del mondo ottenuta con un motore diesel.
La vittoria a Le mans sono sicuro che avrebbe strappato un sorriso compiaciuto All’austero ingegnere Rudolph Dieselperché quello è un altro trionfo raggiunto dalla sua idea di un motore privo di sistema di accensione elettrica.

Siamo nel 1885, e Tutto nasce da una semplice, geniale intuizione:
In un cilindro un pistone comprime una miscela equilibrata di aria e carburante la comprime a tal punto che si accende da sola a causa dell’aumento di temperatura provocata dall’aumento della pressione il gas caldo e fortemente espanso spinge lo stantuffo che, per mezzo della manovella, fa girare il volante.
La maggior parte delle automobili e dei camion oggi viaggia grazie a questo principio, ma a dirlo nel 1890 ci voleva coraggio perché ci avrebbero dato dei visionari e degli illusi. E’ quello che è successo a Diesel quando ha pubblicato il libro intitolato :"Teoria e costruzione di un motore termico razionale, destinato a soppiantare la macchina a vapore e le altre macchine a combustione finora conosciute”
perché le navi, i treni e l’industria in rapidissimo sviluppo marciavano ormai da un secolo a tutto vapore, ma soltanto a vapore, cioè bruciando carbone sotto una caldaia piena d’acqua
E In effetti c’erano ottime ragioni per dubitare del motore a combustione interna con i pistoni e tutto il resto. Perché Non ce n’era uno che funzionasse bene
Il primo motore a combustione interna di Otto e Langen risaliva al 1860, ma non aveva ancora dato risultati sufficienti per un utilizzo pratico, lo stesso autore del libro Rudolph Diesel, riuscì a far girare regolarmente un suo motore solo quattro anni dopo. Ma alla fine ci riuscì, e senza impianto di accensione.
La presentazione ufficiale del nuovo motore alimentato a olio di arachidi venne fatta all'Esposizione Universale di Parigi del 1900, la produzione iniziò subito e il primo motore destinato al mercato fu assemblato all'interno di una distilleria, negli stati uniti
il successo fu enorme: in pochi anni L’adozione dei motori diesel aveva rivoluzionato i trasporti marittim, ferroviari e su strada e aveva ridotto enormemente i costi per la produzione di energia meccanica per l’industria.
Ma chi era questo Rudolph Diesel
intanto un ottimo ingegnere tedesco, geniale e appassionato, che aveva però alcune fissazioni, voleva costruire un motore così semplice da potere essere fabbricato da artigiani indipendenti in concorrenza con le grandi industrie monopolistiche di allora
Diesel aveva studiato il suo motore in modo che potesse utilizzare vari tipi di combustibili che si potessero produrre localmente anche per via agricola, e infatti i suoi motori potevano funzionare anche con vari tipi di olio vegetali e di semi, quelli che oggi chiamiamo biocarburanti
Questa sua idea dei motori era una parte integrante delle sue idee politiche anticapitaliste
Nel 1903 pubblicò un libro dal titolo Solidarismus: Nel libro Diesel propone un'economia solidale, dove i lavoratori si auto organizzano nella produzione di beni e servizi. i ricavi vann versati in una Cassa di risparmio che deve redistribuire gli utili ai soci cittadini. Praticamente il modello di economia sociale adottato dalla germania dopo la seconda guerra mondiale.
All’inizio del 900 le ideologie nazionaliste erano alla massima potenza, lo sviluppo industriale e la necessità di nuovi sbocchi di mercato stava inasprendo le tensioni tra le grandi potenze europee. Il pensiero sociale di Diesel era arrivato nel periodo sbagliato: venne guardato con sospetto sia dalle grandi industrie che dal secondo reich tedesco, impegnato in una formidabile campagna di riarmo e i motori diesel permisero di mettere in mare una temibile flotta sommergibile, gli Uboot, malgrado la aperta contrarietà del loro inventore
Ecco, proprio in quel preciso momento si colloca la sua misteriosa scomparsa.

Tornando alla vittoria di Lemans del 2006, Diesel sarebbe stato ancora più soddisfatto se avesse saputo che che il gruppo audi wolkswagen che ha messo in pista la r10 tdi , è di proprietà dei fondi pensione dei lavoratori, come lo è la maggior parte delle grandi imprese tedesche, ecco, la realizzazione pratica del solidarismo, il suo grande sogno sociale







Vicino al parapetto sulla tolda della motonave « Dresden », Vicino al parapetto, sono appoggiati con cura il cappello ed il soprabito; la sua cabina è in perfetto ordine, il letto ancora da disfare, un mazzo di chiavi pende da una valigetta, l'orologio d'acciaio che portava sempre nei suoi viaggi, appeso in modo da potersi vedere dal letto. Ma di Rudolph Diesel non c’è traccia. La nave della Great Eastern Line era partita regolarmente da Anversa il 29 Settembre 1913 in una sera di pioggia. SI ERANO IMBARCATI ANCHE Diesel ed i suoi amici industriali Carels e Lucksmann diretti in inghilterra per inaugurare una fabbrica di motori.
La navigazione era stata tranquilla, ma all’arrivo Rudolph diesel non scende. A denunciare la scomparsa sono proprio i compagni di viaggio Carels e Lucksmann, che dichiararono di averlo visto per l’ultima volta a cena, si era allontanato per recarsi in cabina
dieci giorni dopo un mercantile olandese recupera dal mare un cadavere con addosso alcuni oggetti personali, un portapastiglie, un portamonete, un coltello da tasca, che permettono il riconoscimento del cadavere

La misteriosa scomparsa di Rudolph Diesel, l’ingegnere che aveva creato l’omonimo motore fece scalpore
in Germania i giornali insistettero molto sulla tesi del suicidio . Dicevano i suoi affari non andavano bene, si era impegnato in alcune speculazioni immobiliari fallimentari in Austria, alcuni suoi conoscenti lo descrissero “Un eccellente scienziato ma poco portato per gli affari”,
Diesel era un uomo dal carattere chiuso, timido, tutto vero, ma era anche un tipo tenace e combattivo che veniva da una vita difficile, ricca di ostacoli e delusioni ma che era riuscito a imporsi uscendo vincitore da durissime battaglie legali per il brevetto del suo motore, non sembrava proprio un tipo da suicidarsi
E per finire non c’è una lettera o un documento che indicasse la sua intenzione di farla finita.
Neanche La famiglia Diesel accettò mai la tesi del suicidio anzi sostenne con forza che alcuni importanti documenti e progetti gli fossero stati rubati sulla nave, adombrando l’ipotesi dell’omicidio.
L’omicidio allora
In alcuni ambienti europei si parlò a lungo di una sua eliminazione da parte dei grandi gruppi petroliferi Diesel era uno strenuo sostenitore dei bio-carburanti per motivi sociali e quindi un pericoloso avversario, ricco e potente da eliminare.
Prove nessuna, ma
E’ un dato di fatto che con la sua morte queste sue idee morirono con lui e da allora i motori diesel furono sviluppati per funzionare solo con prodotti petroliferi. Con la atroce beffa di chiamare il gasolio con il suo nome
La guerra dei petrolieri continuò negli stati uniti dove Diesel aveva installato il suo primo motore alimentato da olio di arachidi venne inscenata una colossale campagna di stampa orchestrata dal magnate William Hearst che riuscì a far proibire l’uso di carburanti alternativi a favore dei derivati dal petrolio


Ma l’ipotesi più accreditata sulla misteriosa scomparsa di Diesel rimane quella spionistica:
Numerosi giornali sollevano il sospetto che Diesel avesse intrapreso il suo viaggio in Inghilterra con lo scopo segreto di cedere agli inglesi importanti brevetti per la costruzione dei motori per gli u boote, i sommergibili, già sviluppati con successo per la kriegsmarine, la marina da guerra tedesca
Siamo alla vigilia della prima guerra mondiale, che viene anticipata da una epica guerra delle spie, con uomini e donne che viaggiano avventurosamente tra i grand hotel e il jet set del tempo a caccia di segreti militari
Un quotidiano di New York affermò che l’inventore era stato ucciso come traditore perché si disponeva a vendere ad una nazione nemica i progetti degli U-Boot
un giornale inglese, nel 1914, scrisse che il governo del reich tedesco, aveva fatto scomparire Diesel facendolo gettare in mare dai suoi emissari.
La sua morte misteriosa ha messo fine ad una delle personalità più brillanti e visionarie della sua epoca
I suoli motori hanno decretato la fine dell’era industriale legata al vapore, e la sua visione di una società solidaristica, incompresa all’epoca dei nazionalismi feroci che portarono alla prima guerra mondiale trovarono la loro realizzazione nella stessa Germania, ma solo dopo le devastazioni della seconda guerra mondiale
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Autor Gian Giannizzero
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