Queste le principali notizie da Bologna e dall’Emilia-Romagna del 25 novembre 2024.
 
In apertura la violenza di genere. In occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Coordinamento dei Centri antiviolenza dell’Emilia-Romagna diffonde i dati delle proprie attività nei primi 10 mesi del 2024. Tra i punti di rilievo, l’aumento dell’11,5% delle richieste d’aiuto da parte di donne vittima di violenza anche per effetto dell’onda emotiva del femminicidio di Giulia Cecchettin e il dato sulla diminuzione dei tempi in cui le donne restano in una relazione violenta. Le parole di Laica Montanari, presidente del coordinamento. (AUDIO)
 
Restiamo in tema. Il collettivo Cambiare Rotta ha occupato questa mattina un'aula universitaria in via Belmeloro 8, ribatezzandola Shadia Abu Ghazaleh. Si tratta di una donna palestinese, militante del FPLP, che, sottolinea Cambiare Rotta, «come tantissime altre donne resistenti in Palestina e non solo, ci ha indicato la via per rispondere all'oppressione e alla violenza sistemica di questa società, non da vittime ma da rivoluzionarie». Alle 18.30, invece, in piazza VIII agosto il concentramento per la manifestazione di Non Una di Meno Bologna.
 
Passiamo alla giustizia. Il Tribunale di Bologna ha condannato i due fondatori di Bio-on, Marco Astorri e Guy Cicognani a 5 anni e 2 mesi, e la inabilitazione alla conduzione di imprese per 5 anni. Condannati anche l’ex direttore generale e azionista di rilievo Vittorio Folla, l’ex presidente del collegio dei sindaci Gianfranco Capodaglio, l’ex consigliere Gianni Lorenzoni, il revisore Gianni Bendandi e gli ex componenti del collegio dei sindaci Vittorio Agostini e Giuseppe Magni. I nove imputati erano accusati, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta impropria e per distrazione e per tentato ricorso abusivo al credito. Si conclude così il processo di primo grado per il crac della start-up che prometteva di salvare il mondo dalla plastica prima di fallire sotto il peso del report del fondo Quintessential e dell’inchiesta penale della Procura di Bologna.
 
Ora la sanità. Insoddisfatti, poco coinvolti nell'organizzazione del lavoro e oppressi da carichi di lavoro crescenti. E tanti, tantissimi, rinunciano all'assunzione. A fotografare il benessere lavorativo percepito nella sanità bolognese è una indagine condotta dalla Cisl Fp area metropolitana sulla base di 2.072 questionari somministrati ai lavoratori di Ausl Bologna, Sant'Orsola, Rizzoli e privato, per un totale di 1.837 risposte ottenute. Ebbene il 44% degli addetti si è dichiarato insoddisfatto o molto insoddisfatto e solo il 26% è soddisfatto in varia misura. Oltre ai carichi di lavoro a determinare questa situazione è lo scarso coinvolgimento lamentato da chi lavora in sanità, che spesso si sente "trattato come un numero". Stefano Franceschelli, segretario della Cisl Fp di Bologna. (AUDIO)
 
Voltiamo pagina. Come conseguenza delle novità normative introdotte a livello nazionale, a Bologna saltano le agevolazioni Imu finora previste per le onlus. A segnalarlo è la dirigente dell'area Risorse finanziarie del Comune, Miriam Pepe, presentando oggi in commissione le modifiche al regolamento Imu e le relative aliquote. Si tratta di delibere che rientrano nell'iter del bilancio e che rappresentano "un atto dovuto dopo il decreto ministeriale di settembre 2024 - aveva spiegato l'amministrazione, presentando il budget - che ha definito in modo stringente tutte le fattispecie in cui i Comuni possono prevedere aliquote agevolate. I Comuni non possono più quindi mantenere agevolazioni che non coincidano con le fattispecie elencate nel decreto". E tra i vari casi c'è anche quello delle onlus. Sul tema, più in generale, "insieme ai colleghi e alle colleghe della Giunta, con le rispettive deleghe - riferisce l'assessora al Bilancio, Roberta Li Calzi - abbiamo fatto nelle scorse settimane e proseguiremo in questa alcuni incontri con le realtà che subiranno gli effetti delle modifiche intervenute a livello nazionale che vanno ad applicarsi concretamente sul nostro regolamento e sulle nostre aliquote".

Passiamo alla mobilità. A Bologna finora sono 165 le domande presentate al Comune per accedere allo sconto del 50% sulla Tari previsto per le attività commerciali o artigianali impattate dai lavori per la linea rossa del tram: 99 sono state accolte, 36 respinte, 27 per il momento diniegate perchè i cantieri non sono ancora attivi e tre sospese in attesa di integrazione. Lo riferisce in commissione la dirigente dell'unità Entrate di Palazzo D'Accursio, Emilia Ammirati. Si tratta però di "dati veramente molto parziali perchè ancora meno di un terzo ha presentato la domanda", precisa Ammirati, visto che per fare richiesta ci sono cinque anni di tempo dall'apertura dei cantieri. Intanto, "per quanto riguarda i numeri - prosegue la dirigente - sul 2023 abbiamo avuto un importo per sgravi e rimborsi di 11.000 euro circa, per il 2024 di 50.000, per il 2025 di 40.000 e per il 2026 di 635 euro. Per quanto riguarda le domande respinte, "le motivazioni principali sono perchè magari le attività si trovano in vie limitrofe - spiega la dirigente - o perchè non hanno uno spazio vetrina o accesso sul cantiere", essendo ad esempio collocate in una via interessata dai lavori ma ad un piano superiore di un palazzo.
 
Ancora la mobilità. Bologna conquista la prima posizione e si erge a città più "eco-mobile" d'Italia. Vince per un elevato utilizzo del trasporto pubblico da parte dei cittadini e per una buona dotazione di servizi di sharing mobility, ma anche per la ridotta incidentalità e per uno dei parchi circolanti più ricchi di veicoli a basso impatto. Migliora anche la qualità dell’aria. Parma al secondo posto. La graduatoria delle città alla ricerca di una mobilità più sostenibile è contenuta nel diciottesimo rapporto "Mobilità sostenibile in Italia: indagine sulle principali 50 città", elaborato da Euromobility con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e presentato alla Fiera di Rimini nel corso di MobyDixit. "Siamo orgogliosi di questo primo posto - afferma l’assessora Valentina Orioli – che premia il lavoro che stiamo facendo per rendere sempre più sostenibile il sistema della mobilità cittadina, sia attraverso la costruzione di nuove infrastrutture che con il progetto e la gestione dei servizi, e con un'attenzione fondamentale alla sicurezza stradale”.
 
Restiamo in tema. Più treni, tre all'ora tra Bologna e Modena, con ulteriori intensificazioni nelle fasce di punta, per migliorare la mobilità di pendolari, studenti e lavoratori. Con l'introduzione dell'orario invernale, dal 16 dicembre diventerà operativo il nuovo servizio ferroviario metropolitano Sfm5, che collegherà le due città con una frequenza oraria potenziata e fermate strategiche ad Anzola, Samoggia e Castelfranco Emilia. In particolare ci saranno tre treni all'ora, con fermata a Bologna-Castelfranco Emilia-Modena, di cui due con fermata anche a Anzola Emilia e Samoggia durante tutta la giornata. Dopo la prima linea passante Pianoro-Bologna- Casalecchio-Porretta, questo nuovo servizio, dal costo stimato di 5,6 milioni di euro l'anno, è un'altra tappa del potenziamento in dell'Sfm in base all'accordo tra Comune, Città metropolitana di Bologna e Regione.
 
Ora la cultura. Dopo la Film Commission, la Regione Emilia-Romagna conta di incentivare il mercato musicale con una Music Commission. Tra i primi eventi del per promuovere il sistema regionale della musica contemporanea dal vivo, quello che si terrà l’11 dicembre a Bologna quando, per amplificare le opportunità di visibilità all’estero e di confronto tra professionisti, verrà lanciato un nuovo format, “Linecheck Pop Up”. In serata spazio agli showcase, presso il Locomotiv Club di Bologna, con le performance degli artisti e artiste selezionati da Eurosonic 2025 - España Circo Este, James Jonathan Clancy, R.Y.F. e Godblesscomputers. Dal 15 al 18 gennaio, invece, la partecipazione a Eurosonic Noorderslag, a Groningen nei Paesi Bassi, con Ice, l’Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane. Mauro Felicori, assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna. (AUDIO)