Il podcast, tratto dalla rubrica radiofonica "Uno sguardo sul giorno" di Radio Villa Centrale, web radio/TV è dedicato al colore MALVA, prima tinta sintetica. Quella della nascita del color malva è una storia di scienza, medicina e colore. Anche la chimica, come tutte le scienze, stava nell’800 prendendo una nuova forma grazie alla sperimentazione e ai nuovi metodi di lavoro. Nei laboratori lavoravano veri pionieri, che stavano trasformando tutte le conoscenze antiche e moderne già acquisite in modo più o meno empirico, in una scienza vera. La tavola periodica degli elementi, per fare un esempio, sarà compilata intorno alla metà degli anni ’60 dell’800 dal chimico russo Dmitrij Mendeleev William Perkin, che la inventò alla metà del 1800 e il color malva, la prima tinta sintetica, sono i protagonisti di una storia tutta vittoriana di scoperte e di casi, di scienza e di sperimentazione: dalle botteghe degli artisti a quelle degli artigianali, fino ad arrivare ai primi veri laboratori industriali. Nel 1853, a soli 15 anni, Perkin entrò al Royal College of Chemistry di Londra (ora parte dell’Imperial College London ), dove iniziò i suoi studi. Nella primavera del 1856, Perkin stava lavorando nel suo piccolo laboratorio domestico, utilizzando anilina e alcol, e scoprì casualmente, pulendo un attrezzo di laboratorio, un processo chimico che portava alla sintesi di una sostanza altamente colorante, di un viola brillante, a cui fu dato il nome di “MAUVERINE”: colore malva. A soli 18 anni brevettò questa scoperta e da allora si passò a tingere le stoffe, specie la seta, con questa nuova tinta, che poteva essere usata con costi molto bassi, rispetto alle tinture naturali, ricavate dalle piante e dai minerali. Il grande vantaggio, rispetto ai coloranti naturali, non era solo nella facilità di produzione, ma nella resistenza del colore, che non sbiadiva facilmente e si replicava sempre uguale. Anche le crinoline, ampie gonne a cerchio, che richiedevano grande quantità di stoffa, iniziarono ad essere tinte con questo colore. La domanda del pubblico decretò il vero successo del Malva quando il colore fu adottato dalla regina Vittoria in Gran Bretagna e dall’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III, in Francia, ed entrambe rappresentate nei quadri con tale nuova tinta degli abiti.
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