Stefano Maria Capilupi è nato a Roma il 6 dicembre 1973. Autore di circa 70 pubblicazioni, tra cui anche alcune opere poetiche. Dopo essersi laureato all’Università di Roma “La Sapienza” nel 1999 con una tesi sulla storia dei rapporti fra la Compagnia di Gesù e l’Impero Russo, ha ottenuto due PhD internazionali in Filosofia e in Russistica. Professore Associato presso l’Accademia Russa Cristiana di Scienze Umanistiche di San Pietroburgo (dove ha creato anche la laurea magistrale congiunta con l’Università per Stranieri di Siena), già Visiting Professor presso il Politecnico Statale di Pietro I e l’Università Statale LETI (Russia), Cultore della Materia presso la Cattedra di Filosofia Politica della “Sapienza” di Roma. Autore di monografie in russo - "L’ottimismo tragico del cristianesimo e il problema della salvezza: F. M. Dostoevskij" (2013) e "La ‘Provvidenza’ e la ‘Catastrofe’ nel romanzo europeo: Manzoni e Dostoevskij" (2019) -, e di articoli e saggi in italiano, inglese e russo di carattere storico-filosofico, nonché in particolare su autori, oltre a Dostoevskij, quali Berdjaev, Pasternak, Merežkovskij, Puškin, Danilevskij, Saltykov-Ščedrin, secondo prospettive di storia della letteratura, letteratura comparata, filosofia della letteratura e studio dei rapporti fra pensiero filosofico e coscienza religiosa. Di recente è uscita la sua monografia in italiano "Il tragico e la speranza. Da Manzoni a Dostoevskij" per le edizioni Lithos, mentre di prossima uscita è la sua traduzione del "Poema del Grande Inquisitore" per le edizioni Castelvecchi, dove si avranno i commenti di Gaetano Lettieri, Antonina Nocera, Mario Reale e, appunto, quello di S. M. Capilupi. Capilupi cura da 15 anni scambi di docenti e studenti fra le università di Italia e di Russia. In questo momento i suoi studenti russi sono presso l'Università degli Abruzzi e l'Università per Stranieri di Siena, mentre in Russia si trovano studentesse dell'Alta Scuola di Mediatori Linguistici e Culturali di Pisa.

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