Allacciatevi le scarpe per il quarto episodio di It's all in the game. Fra gli oggetti più mitizzati negli ultimi quarant'anni di intrecci tra sport, moda, mercato, musica e cultura metropolitana ci sono certamente le sneakers. Ne parleremo commentando due articoli: "Le sneakers e lo spirito del capitalismo" di Abdul Malik, uscito su Jacobin a dicembre 2020 e "On sneakers" di Hanif Abdurraqib, pubblicato su The Paris Review a Giugno 2021. La cultura delle sneakers (nome derivato dal verbo 'sneak': 'muoversi furtivamente') rappresenta un microcosmo dominato da oggetti che hanno incarnato l'espressione afroamericana in un'epoca in cui l'industria della moda era ostile alla cultura nera. Oggi il mercato delle sneakers gode di una popolarità senza precedenti, sfrutta le intuizioni estetiche prodotte nei decenni precedenti per alimentare una corsa agli acquisti sempre più competitiva, definita anche come "una variante più accessibile del mercato dell'arte". Fenomeni sociali come gli sneaker riots ci parlano delle disuguaglianze economiche e dei conflitti che si accendono intorno alla desiderabilità di questi oggetti. Dall'altro lato, è possibile usare le scarpe da basket come un prisma ottico per vedere le diverse componenti che compongono questa forma di culto e per ripercorrere, nel caso del racconto di un collezionista, le tappe più importanti della propria biografia. Buon ascolto!