La Chiesa e il limbo
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TESTO DELL'ARTICOLO ➜ www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7119 LETTERE ALLA REDAZIONE: LA CHIESA E IL LIMBO di Pietro Guidi Buongiorno e grazie per tenere vivo il sito di BastaBugie. Ho studiato teologia (senza arrivare...
mostra másLETTERE ALLA REDAZIONE: LA CHIESA E IL LIMBO di Pietro Guidi
Buongiorno e grazie per tenere vivo il sito di BastaBugie.
Ho studiato teologia (senza arrivare alla laurea), spiritualità cattolica e sono stato molto attivo in gruppi di preghiera. Forte della mia preparazione andai nel 2000 a Medjugorje pronto a smentire qualsiasi menzogna vi avessi trovato. Ci andai in preghiera chiedendo alla Madonna stessa di farmi luce. Da allora credo fortemente e fermamente alle apparizioni di Medjugorje.
Sono molto attratto dalla grande preparazione della Redazione di BastaBugie che ringrazio ancora di cuore; per questo chiedo la gentilezza di approfondire la cosiddetta eliminazione del limbo da parte della Commissione Teologia Internazionale del 2007.
Con tanta stima e riconoscenza,
Fabio
Buongiorno,
faccio riferimento all'articolo "Le apparizioni a Medjugorje sono vere o false?" pubblicato il 6 luglio 2022 e al conseguente Vostro commento per segnalare che Papa Benedetto XVI, allora reggente in carica, nel 2007 approvò la relazione della Commissione Teologica Internazionale, la quale tende a smentire l'esistenza del Limbo.
Certo, le risultanze della Commissione non sono certo un obbligo di fede. E nemmeno l'opinione del Papa che le ha fatte sue condividendole. Non si tratta, insomma, di un Magistero né dogmatico né, tanto meno, infallibile. Di certo, però, un Magistero della Chiesa di cui si deve tenere conto.
Inoltre, direi, le argomentazioni non paiono peregrine e su di esse si può riflettere serenamente.
Grazie per l'attenzione.
Pasquale
Salve, riguardo all'articolo sulle apparizioni a Medjugorje, vorrei sapere se nella risposta è stato tenuto conto della posizione della Chiesa espressa nel documento "La speranza della salvezza per i bambini che muoiono senza battesimo".
Se la Chiesa sta ancora ragionando e indagando sull'esistenza del Limbo, forse la frase della Madonna non è del tutto contraria alla Dottrina.
Che ne pensate?
Grazie e cordiali saluti
Massimiliano
RISPOSTA DELLA REDAZIONE
Cari lettori,
in redazione sono arrivate diverse e-mail di risposta alle nostre considerazioni sulle apparizioni di Medjugorje relativamente a un messaggio al veggente Jakov nel quale la Madonna sembra contraddire l'insegnamento della Chiesa sul Limbo (clicca qui http://www.bastabugie.it/it/articoli.php?id=7055). Vorrei ribadire quanto già scritto e cioè che noi di BastaBugie "attendiamo il giudizio della Chiesa su questo fenomeno". Quindi non ci esprimiamo sulla veridicità o meno delle apparizioni. Invece mi interessa ribadire la dottrina di sempre della Chiesa riguardo al Limbo.
La maggior parte di voi ha citato un documento del 2007 della commissione teologica internazionale, redatto dopo alcuni studi fatti per volontà dell'allora Papa Benedetto XVI. Questo documento è passato alla storia come l'abolizione del Limbo da parte della Chiesa. Ma è proprio così? Assolutamente no.
Innanzitutto bisogna chiarire qual è l'autorità della commissione teologica internazionale che ha redatto questo documento: non ha nessun valore a livello magisteriale. Questa commissione è semplicemente un gruppo di teologi che dà il suo parere, ma i loro atti, oltre a non essere ovviamente vincolanti per nessun credente, non rientrano nemmeno nel magistero ordinario della Chiesa. Quello che dicono è la loro personale opinione. Anche se il Papa ha promosso o approva le loro conclusioni non aggiunge nessuna autorità al documento, perché le approva come teologo/opinionista privato e non come Papa, visto che non ha fatto un pronunciamento magisteriale su questo tema. Diverso sarebbe stato se, dopo aver fatto studiare la questione dai teologi, il Papa avesse deciso di fare un pronunciamento magisteriale su questo tema, ma così non è stato. Invece la dottrina del Limbo ha dalla sua parte moltissime dichiarazioni del Magistero della Chiesa. Per esempio il sinodo di Cartagine, di Pistoia, concilio di Lione, il catechismo di San Pio X, San Tommaso d'Aquino (il più grande dottore della Chiesa, la cui dottrina è stata ampiamente utilizzata dal Magistero della Chiesa) e altri che non sto a citare. Quindi mi sembra sbagliato affidarsi all'opinione di alcuni teologi, quando abbiamo a disposizione diversi testi magisteriali o di teologi di sicura dottrina, come San Tommaso.
Poi bisognerebbe chiedersi qual è il clima culturale all'interno del quale è nata questa commissione. Nel post-concilio sono stati messi in dubbio dai teologi più in voga anche i punti certi della nostra fede, ad esempio: l'aspetto sacrificale della Messa, l'importanza del sacerdozio, l'efficacia del culto dei santi, l'esistenza dell'inferno, la necessità della penitenza ecc. Pensare che la commissione sul Limbo debba rivedere le cose perché ancora la Chiesa non ci ha capito niente è sbagliato e non era certo nelle intenzioni di Papa Benedetto XVI. Tra l'altro questo è esattamente l'opposto del concetto di Tradizione, che significa tramandare quello che abbiamo ricevuto, come aveva ben chiaro il cardinal Ratzinger prima e Papa Benedetto XVI poi. Certamente si può sempre spiegare ed esplicitare meglio questo deposito della fede che abbiamo ricevuto, ma non stravolgerne il significato.
Ma visto che i lettori che ci hanno scritto citano questo documento della Commissione Teologica Internazionale vediamo esattamente di che si tratta e per far questo leggiamo attentamente cosa dicono le conclusioni di questo documento, che riassumono il lavoro della commissione, per capire di che cosa si tratta.
COMMISSIONE TEOLOGICA INTERNAZIONALE
102. Nella speranza di cui la Chiesa è portatrice per l'umanità intera e che desidera nuovamente proclamare al mondo di oggi, esiste una speranza per la salvezza dei bambini che muoiono senza Battesimo? Abbiamo attentamente riesaminato questa complessa questione, con gratitudine e rispetto per le risposte date nel corso della storia della Chiesa, ma anche con la consapevolezza che spetta a noi dare una risposta coerente per il momento odierno. Riflettendo all'interno dell'unica tradizione di fede che unisce la Chiesa in tutte le epoche, e affidandoci completamente alla guida dello Spirito Santo che secondo la promessa di Gesù guida i suoi seguaci «alla verità tutta intera» (Gv 16,13), abbiamo cercato di leggere i segni dei tempi e di interpretarli alla luce del Vangelo. La nostra conclusione è che i molti fattori che abbiamo sopra considerato offrono seri motivi teologici e liturgici per sperare che i bambini che muoiono senza Battesimo saranno salvati e potranno godere della visione beatifica. Sottolineiamo che si tratta qui di motivi di speranza nella preghiera, e non di elementi di certezza. Vi sono molte cose che semplicemente non ci sono state rivelate (cfr Gv 16,12). Viviamo nella fede e nella speranza nel Dio di misericordia e di amore che ci è stato rivelato in Cristo, e lo Spirito ci spinge a pregare in gratitudine e letizia incessante (cfr 1 Ts 5,18).
103. Ciò che ci è stato rivelato è che la via di salvezza ordinaria passa attraverso il sacramento del Battesimo. Nessuna delle considerazioni sopra esposte può essere addotta per minimizzare la necessità del Battesimo né per ritardare il rito della sua amministrazione. Piuttosto, come vogliamo qui in conclusione ribadire, esistono forti ragioni per sperare che Dio salverà questi bambini, poiché non si è potuto fare ciò che si sarebbe desiderato di fare per loro, cioè battezzarli nella fede e nella vita della Chiesa.
Prendendo seriamente le conclusioni di questa commissione ci accorgiamo che non hanno detto quello che i mezzi di comunicazione di massa e l'opinione pubblica hanno creduto e cioè l'abolizione del Limbo. Siccome non ci sono argomentazioni forti per dimostrare l'inesistenza del Limbo, gli stessi estensori del documento finale hanno scritto: "sottolineiamo che si tratta qui di motivi di speranza nella preghiera, e non di elementi di certezza". Il documento quindi non porta a nulla di certo, ma si basa su una vaga speranza. Insomma si può sperare ciò che si vuole, ma è bene tener presente come questa non sia una conclusione teologica maturata in base a studi fatti sulla Scrittura, la Tradizione e il Magistero della Chiesa.
Del resto questo documento parte fin dall'inizio da motivazioni sociologiche piuttosto che teologiche. Vi si legge: "In questi nostri tempi sta crescendo sensibilmente il numero di bambini che muoiono senza essere stati battezzati. (...) Alla luce di questi sviluppi si ripropone con nuova urgenza l'interrogativo sulla sorte di questi bambini. (...) Le persone trovano sempre più difficile accettare che Dio sia giusto e misericordioso se poi esclude dalla felicità eterna i bambini, siano essi cristiani o meno, che non hanno peccati personali". Come si vede sono motivazioni non dottrinali, ma, semplicemente, sociologiche: partono da quel che dice la gente. Per fare un esempio provocatorio sarebbe come dire: "Siccome oggi sono sempre di più le donne che abortiscono è urgente rivalutare se l'aborto è un peccato o no". Ovviamente sto estremizzando, ma lo faccio per far capire che non vengono portati argomenti teologici in favore di questo nuovo studio. Gli unici dati sono sociologici e ci dicono che i bambini battezzati sono sempre meno e che le persone reputano difficile credere al Limbo. Ma la morale cattolica non cambia a seconda di ciò che fa o dice la gente.
Andando a leggere i motivi teologici che il documento porta a favore del superamento del Limbo si scopre che in realtà è un argomento solo: la volontà salvifica universale di Dio. Insomma Dio vuole che tutti gli uomini siano salvi. Ovviamente questo è vero e si trova anche nella Scrittura (1Tm 2,4). Ma questo concetto, che di per sé è giusto, è stato equivocato: volontà salvifica universale non vuol dire assoluta.
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