Samih sorride sempre quando ti guarda da dietro il bancone del suo piccolo ristorante di kebab a Roma. È gentile Samih, ma se lo guardi bene dentro agli occhi puoi trovarci un pozzo fondo che sembra fatto di tutti gli orrori del mondo. Samih è un palestinese nato in un campo profughi del Libano, come molti suoi connazionali. La sua vita racchiude quasi tutte le tappe della storia di due popoli in conflitto da sempre. Una storia fatta di lutti, massacri e vendette reciproche di cui Samih è testimone oculare e protagonista. Ma prima di cominciare a raccontare, mentre su Gaza ricominciano a piovere le bombe, vuole mettere in chiaro una cosa: quella scatenata da Hamas il 7 ottobre non è la guerra del popolo palestinese, è una guerra per conto di altre potenze