Qualche giorno fa mi ha scritto una ragazza sui social dicendomi che da un po' di tempo, in Italia, ha l'impressione che si sia creata una specie di lobby degli psicologi che vuole far credere che la mindfulness sia una pratica che solo loro possono proporre ai propri pazienti.

Ebbene, superiamo un altro stereotipo, perché la mindfulness è una pratica di meditazione che tutti possono insegnare, l'importante è che l'istruttore sia preparato da una buona scuola e che sia un praticante di meditazione da tempo e che abbia fatto entrare la mindfulness nella propria vita quotidiana.

La mindfulness e l'analisi possono andare a braccetto, possono aiutarsi, collaborare, ed essere molto utili. I benefici della mindfulness hanno ormai innumerevoli riscontri scientifici, che sono anche consultabili sul sito PubMed, un motore di ricerca gratuito che raccoglie letteratura scientifica dagli inizi degli anni '50.

La mindfulness è per tutti, ed è una pratica millenaria che arriva dall'Oriente, cui il fondatore, Jon Kabat-Zinn, ha semplicemente "tolto" la parte relativa alla spiritualità proprio per permettere a tutti di iniziare a praticare per gestire lo stress, il dolore cronico, l'ansia, l'insonnia e altre patologie, ma non è una medicina, non è curativa, non è un percorso di analisi.

In questo podcast spero davvero di esservi utile per chiarirvi le idee al riguardo.

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