Ci sono solo due cose che mi mettono in contatto con il mio sentire più profondo: la musica e la meditazione

In questo podcast vi parlerò dell'importanza della musica e di come abbia dei punti in comune con la meditazione.

Non si può pensare che la meditazione sia solo stare seduti sul cuscino, e che una volta alzati dal cuscino si inizi a vivere senza consapevolezza, cedendo di nuovo agli automatismi. Meditare vuol dire diventare consapevoli di ogni gesto ordinario che fa parte della vita quotidiana, vuol dire praticare in maniera informale quando camminiamo, ci facciamo la doccia o appunto ascoltiamo della musica. Vuol dire essere presenti e non stare ore e ore seduti su un cuscino immobili. Perché chi sta seduto ore e giorni su un cuscino e poi torna alla propria vita quotidiana senza consapevolezza, sta solo perdendo tempo.

Pensiamo a quanto sia profondo e intenso ascoltare un brano che amiamo o partecipare a un concerto, e pensiamo a quanto siamo presenti in quel momento!

Meditare, essere presenti, non vuol dire scomparire e ritirarsi dalla realtà o accettare solo ciò che è bello e ci piace, vuol dire essere presenti a se stessi quando le cose vanno bene e quando vanno male.

"Per la maggior parte di noi l'altra metà della salute mentale sta semplicemente nel vedere l'ignoto e goderne, proprio come possiamo godere della musica senza conoscere né come è scritta né come il corpo la ascolta." Alan Watts da La saggezza del dubbio

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