Il territorio comunale di Limana è piuttosto vasto e si spinge fino alla catena prealpina che fa da confine con il Trevigiano. Esso è caratterizzato da una residenzialità diffusa e articolata, oltre che nel capoluogo, in numerose frazioni e borgate, memori di un largo presidio territoriale e di un sistema economico, un tempo fondato essenzialmente sull’attività agricola e forestale. Canè, Centore, Cesa, Dussoi, Giaon, Mane, Navasa, Polentes, Ricomes, Triches, Villa sono indubbiamente le principali unità insediative alle quali sono accompagnate diverse altre località che punteggiano l’ambito complessivo. Limana è una cittadina d'arte e di cultura, resa famosa da Dino Buzzati che amava passeggiare e trascorrere il suo tempo in Valmorel. Si tratta di un vero e proprio museo a cielo aperto, puntellato qua e là da chiese, come il Santuario di Madonna Parè o la Pieve di Limana, e resti di antichi villaggi. La piana di Valmorel, con i suoi profili dolci e le sue curve sinuose, presenta diversi percorsi, praticabili sia a piedi che con la mountain bike. In questa natura incontaminata, sono tuttora vive antiche tradizioni come l'alpeggio e la lavorazione del latte, che danno origine a prodotti quali formaggi e ricotte davvero sublimi, da accompagnare con i funghi che qui crescono in abbondanza. In centro al paese è ancora attiva una latteria turnaria, dove è possibile assistere alla tradizionale lavorazione del latte. Il territorio di Limana ha visto crescere al suo interno, una volta affermatosi il dominio della Serenissima, la tendenza, comune al resto della Val Belluna, alla realizzazione di residenze signorili. La bellezza del territorio ha fatto sì che la zona diventasse luogo di villeggiatura, ma anche di residenza di nobili famiglie che qui hanno voluto costruire le proprie ville, che rientrano oggi a pieno titolo nelle Ville Venete. Tra le più importanti, Villa Piloni a Cesa, circondata da un vasto parco disegnato dal giardiniere di Versailles Alexandre Poiteau, Villa Barcelloni, dall'imponente struttura, Villa Sacello a Centore, conservata ancora oggi con arredi e fattezze originarie e Villa Piloni-Castello a Villa di Limana, al cui interno sono conservati mobili antichi, tele e sculture di Andrea Brustolon. Infine non si può dimenticare la reliquia autentica, conservata presso la Chiesa Arcipretale di Limana, dedicata a Santa Giustina. Qui da oltre un secolo e mezzo si trova, sotto l’altare laterale, detto di Sant’Agnese, una statua di legno che custodisce le spoglie di San Valentino, presbitero romano. Si tratta di un dono del Papa bellunese Gregorio XVI all’Arciprete don Luigi Dall’Osta del 28 giugno 1842, dopo la riesumazione delle reliquie dalla catacomba di Sant’Agnese in via Nomentana a Roma.
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