MI ODIO (elogio del danno)
A volte nelle notti di luna piena mi odio
mi chiedo perché in un attimo ti penso
non capisco proprio quale sia il senso
di ritrovare tra tutti proprio quell'episodio
in cui mi hai detto: "sai, ti sto amando"
non sai che dolore ora mi stai dando
quando pensavo di averti dimenticato
in tutti quei bei momenti negli anni ormai passati
ricordi buttati, turbamenti, fiori morti sbocciati
nella mia mente che gioca all'impiccato
li toglie tutti, poi li rimette, fa finta di non capire
il riferimento, e così facendo si illude e passa
il tuo ego sconfitto, se non muore si abbassa
paga la tassa alla furba memoria che vuole mentire
e cosi non ne esce nessuno, i torti ritorneranno
più forti di prima, in questo eterno elogio del danno
da cui sei dipendente, drogato dello stesso sbaglio
cane legato al guinzaglio dello stesso abbaglio
paghi il dazio del riporto di un amore estorto
sperando di tornare sulla tomba di un amore morto.
A volte nelle notti più scure continuo ad odiarmi
per la pace che merito e che non riesco a darmi
che tanto io lo so che a te non fregherà mai più niente
i fantasmi hanno un'idea di te più forte della mia mente.