Il monastero, detto di Santa Caterina Vecchia, posto fuori la porta perugina di Sant'Angelo, risale al 1200.
Di qui le monache dovettero andarsene nel 1643 e vennero ospitate prima a San Francesco delle Donne e poi a Santa Maddalena.
Le monache decisero allora di acquistare il Monastero attuale dalle Cistercensi di Santa Giulia.
Poi furono fatti ingenti lavori di ampliamento e di restauro che terminarono nel 1649.
Dal 1846 Santa Caterina è rimasto l'unico Monastero Benedettino femminile della città.
Il Monastero venne costruito verso la metà del cinquecento su disegno dell'architetto Galeazzo Alessi.
La chiesa del 1700 è abbellita da quadri del 1500 e del 1700.
Nella cappella interna del Carmine si conserva la via Crucis del 1736 con didascalie in latino e spagnolo.
È annessa al Monastero una foresteria utilizzata per accogliere i familiari delle monache, che si dedicano, nella loro clausura per onorare il motto "Ora et labora", oltre alla preghiera, anche ai lavori di cucito e ricamo; su commissione realizzano corredi, tovaglie, tende e ricamano abiti talari e stole.
Monastero di Santa Caterina:
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