Molto profonda anche oggi la riflessione che il nostro Arcivescovo Roberto ci dona nella sua omelia. Grazie di cuore! Questa davvero è l'unica vera speranza per ogni persona, l'unica vera salvezza per l'umanità: il Cristo kenotico che si abbassa e si umilia, affronta la croce e scende negli inferi, va a collocarsi nel punto più basso della nostra umanità perchè anche il peccatore più incallito, anche l'uomo che è più in basso, possa essere raggiunto da Lui e restituito alla Vita. Bisogna davvero mutare lo sguardo e assumere i sentimenti di Dio perchè il Suo sentiero diventi la nostra strada, come ci esorta il nostro Arcivescovo. Amare è davvero avere gli stessi sentimenti di Cristo Gersù, che difende e non giudica, che dona e non trattiene, che dura e non tradisce, che tace e perdona. Perchè così è l'Amore: Vita che genera vita e dona a ciascuno l'alba di Pasqua e la gloria della risurrezione. Il viaggio verso il basso intrapreso da Gesù che, come ci fa osservare il nostro Arcivescovo, Lo porta a raggioungere l'apice della Sua carriera sul trono doloroso della croce, umanamente può apparire un fallimento, ma tale non è per Dio. La croce può apparire agli uomini un vertice di carriera un po' strano, ma come dice Paolo: " noi predichiamo Cristo crocifisso, scandalo per i Giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloro che sono chiamati, sia Giudei che Greci, Cristo è potenza di Dio e sapienza di Dio" (1 Cor 1, 23-24). Nella fede dunque la croce è qualcosa che colma e oltrepassa l'attesa: potenza e sapinza di Dio. Vita per l'umanità. Buona domenica delle Palme e buona Settimana Santa!