Paradossi d'Italia: un politico che incassa tangenti per votare/non votare una legge, non è punibile. Da L'Espresso:
http://www.voceviva.it/Podcast/VV2017/xEspresso17_029.mp3
Pagare un parlamentare italiano che siede in senato, in parlamento o al Consiglio d’Europa, per ottenere una legge “su misura” non è reato. Nemmeno se il deputato o senatore italiano vende i suoi voti a un regime dittatoriale straniero. Benvenuti in Italia, il paese dell’impunità per i politici che hanno più poteri, ma che in teoria dovrebbero avere più responsabilità. E invece si scoprono liberi di intascare tangenti senza rischiare nulla. Una sentenza del tribunale di Milano fotografa un buco nero nella lotta alla corruzione.
Il caso nasce da un verdetto a sorpresa che premia Luca Volontè, 51 anni, parlamentare ciellino dell’Udc fino al 2013. In quella legislatura, iniziata nel 2008, il politico lombardo è stato al Consiglio d’Europa, Volontè ha avuto un ruolo cruciale nel salvataggio del regime dell’Azerbaijan, che rischiava una condanna per violazione dei diritti umani. L'imputato ha incassato oltre due milioni di euro dall’Azerbaijan...