PODCAST. COVID, GENI NEANDERTHAL PER LE FORME GRAVI. CAMPAGNA ANGIOEDEMA EREDITARIO CON ENZO MICCIO. RIMBORSO TERAPIA PER TUMORE VESCICA
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Oggi si parla della scoperta dell’Istituto Mario Negri di Bergamo sulla presenza di 3 geni di Neanderthal per le forme gravi di Covid, della campagna sull’angioedema ereditario e del cortometraggio...
mostra másCOVID. ISTITUTO NEGRI, LE FORME PIU' GRAVI DOVUTE ANCHE AI GENI NEANDERTHAL
Il rischio di ammalarsi in maniera grave di Covid può essere legato a dei geni che ereditiamo dai nostri antenati Neanderthal. Lo afferma uno studio dell’Istituto Mario Negri di Bergamo, impegnato in 2 anni di ricerca nell'analisi della relazione fra i fattori genetici e la gravità della malattia COVID-19 proprio nella provincia di Bergamo. Lo studio ha potuto contare sulla partecipazione di circa diecimila cittadini, soprattutto fra coloro che vivevano nelle zone di Nembro, Albino e Alzano Lombardo, un’area con una frequenza di malattie gravi e di morti che erano 850 volte superiori a quello che uno si poteva aspettare. Ben 3 dei 6 geni associati a questo rischio sono arrivati alla popolazione moderna dai Neanderthal e si trovano sul cromosoma 3. Si tratta dei geni CCR9 e CXCR6, responsabili di richiamare i globuli bianchi e causare infiammazione durante le infezioni, e del gene LZTFL1, che regola lo sviluppo e la funzione delle cellule epiteliali nelle vie respiratorie, condizionando le diverse manifestazioni della malattia.
AL VIA “DESTINAZIONE POSSO – IL MIO VIAGGIO CON L’ANGIOEDEMA EREDITARIO”
Un viaggio in auto da Milano a Roma per cambiare la narrazione di una malattia rara e poco conosciuta: l’angioèdema ereditario. Tutto nasce dall’incontro fortuito, ma non troppo, tra Enzo Miccio, conduttore televisivo alle prese con un ‘blocco creativo’ e la sua amica Chiara, con un giovane attore, Gaetano, che li trascina in un’avventura on the road: cosa può andare storto? Dopo un inizio burrascoso, Gaetano si apre con i suoi compagni di viaggio e racconta la sua vita con l’angioedema ereditario: la diagnosi, le difficoltà, le speranze. Con una sorpresa. Anzi, due. È la storia raccontata nel cortometraggio “Tutto il tempo del mondo”, un viaggio che apre la porta della conoscenza per entrare nella realtà di chi convive con questa patologia. Il corto è il fulcro della campagna di sensibilizzazione “Destinazione Posso – Il mio viaggio con l’angioedema ereditario”, promossa da Takeda Italia con il patrocinio dell’Associazione volontaria per l’angioedema ereditario ed altre forme rare di angioedema, ITACA e UNIAMO – Federazione Italiana Malattie Rare. Oggi le persone con angioedema ereditario possono riconquistare una quotidianità piena e una visione positiva del loro futuro, proprio a partire dalla conoscenza della loro malattia. Non più vite sospese, non più rinunce a viaggi, vacanze, sport, hobby, momenti con gli amici. Negli anni la ricerca ha individuato i meccanismi, che determinano la malattia e permette di impostare cure sia per gli attacchi acuti sia per la profilassi. Ascoltiamo Enzo Miccio: “Questa esperienza mi è piaciuta molto e ancor di più l’idea alla base del corto: diffusione di conoscenza, sensibilizzazione, diagnosi precoce… Ho affrontato questo ‘viaggio’ con grande interesse pronto alla scoperta, questa volta non di una città, di un popolo o di una religione ma di una malattia, rara, a me sconosciuta – commenta il conduttore televisivo e testimonial della campagna -Nel cortometraggio il mio personaggio attraversa una parte dell’Italia insieme a chi ha voluto condividere con lui una parte importante della sua vita ed impara ad ascoltare, ad apprendere e ad incuriosirsi, esattamente come quando si affronta un viaggio verso una meta sconosciuta. Sono felice e grato che abbiano scelto me per questa nuova e spero utile campagna di sensibilizzazione”. Il cortometraggio è disponibile sul sito www.destinazioneposso.it.
TERAPIA PER IL CARCINOMA UROTELIALE LOCALMENTE AVANZATO O METASTATICO. AIFA APPROVA LA RIMBORSABILITA'
L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità della monoterapia di Astellas per il trattamento di pazienti adulti con carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico, che hanno precedentemente ricevuto una chemioterapia contenente platino e un inibitore del recettore di morte programmata 1 o un inibitore del ligando di morte programmata 1 (PD-L1), Questa approvazione segue quella della Comunità Europea, che è stata supportata dai dati ottenuti con lo studio internazionale di fase 3 EV-301. Il carcinoma uroteliale è la forma più comune di cancro della vescica. Si stima che in Europa 204.000 persone abbiano ricevuto una diagnosi di cancro uroteliale nel 2020 e oltre 67.000 persone siano decedute per la malattia. Fulvio Berardo, Amministratore Delegato Astellas Pharma, ci parla dell’impegno dell’azienda: “Enfortumab vedotin rappresenta per Astellas l’ennesima conferma del nostro impegno nell’area uro-oncologica. Oggi, infatti, la nostra storia e la partnership con il modo uro-oncologico si rafforzano mettendo a disposizione questa nuova opzione terapeutica per il carcinoma uroteliale localmente avanzato o metastatico che ci auguriamo possa fare la differenza e migliorare la qualità della vita di tante persone”.
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Autor | Salutedomani |
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