Portici di Bologna. Baraccano

15 de nov. de 2022 · 3m 41s
Portici di Bologna. Baraccano
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Il Complesso monumentale del Baraccano, è un insieme di edifici storici civili e religiosi vicino ai Giardini Margherita. Fanno parte del complesso il santuario della Madonna del Baraccano e una...

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Il Complesso monumentale del Baraccano, è un insieme di edifici storici civili e religiosi vicino ai Giardini Margherita. Fanno parte del complesso il santuario della Madonna del Baraccano e una serie di edifici lungo la via Santo Stefano e all'interno della piazza del Baraccano.  Il termine viene da barbacane, la definizione di torrione di guardia di cui ve ne era una volta un esemplare all'ingresso di Porta Santo Stefano.
Una grande arcata da' accesso da Via Santo Stefano a un complesso nato agli inizi del '400 come ricovero per orfani, pellegrini e viandanti, poi, convertito nel '500 in centro di accoglienza ed “educativo” per ragazze di ceti sociali svantaggiati, in modo da insegnare loro una professione e assicurare loro un futuro più stabile.
Il complesso ebbe stretti legami con la famiglia Bentivoglio, signori della città dal 1401 al 1506, per tutta la durata del loro potere. Una delle tracce visibili del loro coinvolgimento è la serie di stemmi della famiglia su alcuni capitelli del portico, in quella parte costruita durante gli ultimi decenni del loro governo cittadino con Giovanni II. Parliamo delle prime sette arcate costruite dal 1491 al 1500, poichè quelle a seguire furono erette a metà del 1500 e la parte finale invece è databile tra il 1682 e il 1726.
Nel 1779 su progetto di Giuseppe Jarmorini la parte del grande arco verso via Santo Stefano fu restaurata in stile barocco con un grande timpano inserendovi la scultura della Madonna con Bambino. Inizialmente era presente anche un altro passaggio sterrato di larghezza ridotta da via Santo Stefano alla piazza del Baraccano che consentiva il passaggio di mezzi destinati al trasporto di merci e derrate. Questo passaggio, murato nel XX secolo, era in corrispondenza di quello che oggi è il numero civico 119.
Il portico su Via Santo Stefano costruito con arcate in muratura, presenta capitelli ed elementi decorativi in arenaria, ispirati ad uno stile composito rinascimentale e spesso con motivi geometrici e vegetali. Originali sono i capitelli della prima, quarta e settima colonna dove compaiono, sostenuti da putti scolpiti, gli stemmi dei Bentivoglio, promotori della costruzione nel 1491. Poichè l’ospedale del Baraccano aveva anche funzione di orfanotrofio, queste figure potrebbero indicare proprio gli orfani del Conservatorio e simboleggiare la bontà dei Bentivoglio nell’aiutare i più deboli.
Altro simbolo che si ripete è quello di una croce che nasce da tre monti, simbolo dell’ordine benedettino che aveva una chiesa confinante con la proprietà, in Via Santo Stefano. Infine, un peduccio interessante è quello con scolpiti un elmo e due scudi sovrapposti a riposo, come a simboleggiare la pace raggiunta, motivo che si ritrova, per la presenza dell’elmo, su uno dei capitelli del portico della chiesa di S. Maria del Baraccano ricordata anche come Madonna della Pace. Una tradizione bolognese, èquella per gli sposi il giorno delle nozze, di recarsi in questa Chiesa per ottenere il dono della pace coniugale dalla Madonna.
L'assetto odierno della facciata si deve al progetto dell'architetto Angelo Venturoli ai primi del 1800. L'architetto lavorò a Bologna principalmente adattando edifici preesistenti allo stile neoclassico, tra i quali appunto quello del Baraccano. Alla metà del XX secolo, il complesso fu acquistato dal Comune di Bologna e dopo la ristrutturazione l'edificio venne adibito a sede del Quartiere.




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