Portici di Bologna. Il Portico di San Luca

9 de may. de 2022 · 5m 6s
Portici di Bologna. Il Portico di San Luca
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Il portico di San Luca. I portici devozionali iniziano all' Arco Bonaccorsi, presso Porta Saragozza e terminano al Santuario della Madonna di San Luca, in cima al Colle della Guardia....

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Il portico di San Luca. I portici devozionali iniziano all' Arco Bonaccorsi, presso Porta Saragozza e terminano al Santuario della Madonna di San Luca, in cima al Colle della Guardia.
Quasi 4 km di portico, con arcate che proteggono il cammino in pianura dall'Arco Bonaccorsi all’arco del Meloncello, e quelle che da qui dipartono per la salita fino al Santuario.
La tradizione del pellegrinaggio alla cima del colle iniziò nel XII secolo, quando venne portata al vecchio eremo l'icona mariana bizantina, attribuita alla mano di San Luca.
Monaci della Basilica di Santa Sofia a Costantinopoli avrebbero dato la tavola dipinta ad un eremita greco con l'ordine di portarla sul Monte della Guardia, in Italia. Solo quando arrivò a Roma un prelato bolognese disse al pellegrino dove fosse questa località. Giunto a Bologna e accolto dalle autorità cittadine, l'icona venne portata in processione sul monte nel 1160 e sistemata nella piccola chiesa allora esistente. L'afflusso dei pellegrini fu subito imponente e già nel 1194 si iniziò a costruire una nuova chiesa, ponendo la prima pietra arrivata direttamente da Roma e benedetta da papa Celestino III.
Per secoli per salire al colle si camminò lungo un semplice sentiero, solo in un secondo tempo trasformato in mulattiera ciottolata. Nel 1674, finanziato dai fedeli, dalle corporazioni delle arti e dalle famiglie nobili bolognesi, iniziarono lavori di costruzione del portico nel tratto pianeggiante, per proteggere i pellegrini che si recavano al Santuario. L'architetto Gian Giacomo Monti fu sovrintendente del progetto del portico di San Luca e autore dell'Arco Bonaccorsi, inizio del percorso. Egli si ispirò alla celebre edicola quadrifronte del Terribilia per la cisterna dell'Orto Botanico, adattandolo in chiave scenografica, e così ottenendo un solenne accesso al portico da più fronti.
Già nel 1676 i trecento archi a tutto sesto del primo tratto erano completati. Lungo il portico, fu posta la statua della Madonna con il bambino, opera settecentesca di Andrea Ferreri, che per l'imponenza della statua e il ricco panneggio classicheggiante è chiamata la "Madonna grassa".
Il tratto pianeggiante, lungo 1.5 km, si congiunge al tratto collinare tramite l'Arco del Meloncello costruito nel 1732 dall'architetto Francesco Dotti. Una delle architetture più famose di Bologna.
Sinuosamente barocco, è costituito da un sovrappasso per i pellegrini, sostenuto da un basamento con archi ribassati finiti a bugnato che permette al traffico pedonale e veicolare di via Saragozza di scorrere indisturbato. Al centro della trabeazione campeggia lo stemma della famiglia Monti Bendini a riconoscimento del loro coinvolgimento economico nella costruzione del portico di San Luca e nell'Arco del Meloncello. La soluzione planimetrica, del tutto inedita nel panorama bolognese, rispetta totalmente la continuità stilistica del portico già realizzato. L'architetto si ispirò all' Arco Bonaccorsi, usato anche come punto di riferimento architettonico per le due tribune pentagonali del portico raccordato alla facciata del Santuario.
L'Arco del Meloncello fu rialzato di qualche metro nei primi anni del XX secolo, per consentire il passaggio del tram elettrico che aveva sostituito il vaporino, sulla linea Bologna-Casalecchio.
Nel 1677 per costruire il tratto collinare, i materiali vennero trasportati da una lunga catena umana composta dai garzoni dei filatoi da seta e da donne e uomini che si aggiunsero al gruppo. Questo episodio viene rievocato dal 2003 col "Passamano per San Luca", al quale, in un sabato di metà Ottobre, partecipano centinaia di scolari, associazioni e cittadini qualsiasi a richiamo della solidarietà che permette di affrontare problemi comuni. Il portico è punteggiato di lapidi ed epigrafi commemorative di varie epoche, con fine devozionale oppure per gratitudine di donazioni.
L'evento più celebrato è la discesa in processione dell'icona, dal Santuario alla Cattedrale di San Pietro in Bologna, la domenica che precede la festa dell'Ascensione. Tradizione iniziata nel 1433, quando per evocare la fine di incessanti piogge che colpivano i raccolti si decise di portare in processione l'icona della Madonna di San Luca. Il miracolo fu che, giunti a porta Saragozza, e fermatisi a riposare, la pioggia cessò.

Quanti sono gli archi del portico di San Luca? il numero varia, a seconda del metodo di conteggio, da 658 a 666. Innumerevoli testi riportano 666, che fa fantasticare gli amanti dell’occulto. Infatti, nel libro dell’Apocalisse di San Giovanni, questo numero è indicato come il numero diabolico, e il lungo portico che si snoda sinuoso richiama il serpente, ovvero il demonio, che terminando ai piedi del Santuario rimanda all’iconografia del diavolo sconfitto e schiacciato sotto il piede della Madonna.


Testi e voce di Antonella Merletto.
Antonella è laureata in Architettura, specializzata in Architettura Greca e Romana e ha un Dottorato in Architettura Antica conseguito in Gran Bretagna. E' italo-inglese ed è bilingue. Insegna Storia dell'Arte, Storia dell'Architettura ed Archeologia in diverse Università americane a Roma ed è guida turistica abilitata.
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