Speciale Mario Andretti

Speciale Mario Andretti
28 de dic. de 2022 · 37m 49s

Piedone Andretti: la leggenda di un grande italiano Come promesso, ecco il primo di una serie di speciali di “Parliamo di F1” dedicati ai grandi personaggi della storia della massima...

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Piedone Andretti: la leggenda di un grande italiano

Come promesso, ecco il primo di una serie di speciali di “Parliamo di F1” dedicati ai grandi personaggi della storia della massima categoria del Motorsport con la prestigiosa firma di Luca Dal Monte, acclamato scrittore di Motorsport (fra gli altri, basti ricordare Ferrari Rex, la biografia “definitiva” su Enzo Ferrari).
Cominciamo in pieno clima natalizio con Mario Piedone Andretti, chiamato Piedone non per il numero 41 dei suoi piedi, ma per il talento velocistico mostrato in tutte le competizioni motoristiche in cui si è cimentato, tenendo sempre schiacciato a tavoletta l’acceleratore.
Andretti è l’esempio di un talento incredibile, unito a una straordinaria prolificità (record su record) e a una lunghissima carriera agonistica caso, quest’ultimo, più unico che raro nel Motorsport degli anni in cui Andretti ha corso. Anni di grandi evoluzioni, ma anche letali per moltissimi piloti.
Ma le origini di Mario Andretti, grande uomo prima di essere un grande campione, sono legate a tragici episodi della fine della seconda guerra mondiale e della caduta del fascismo. Nato in provincia di Pola nel 1940 è, infatti, uno degli esuli italiani che devono lasciare i territori ex italiani, diventati poi jugoslavi (parliamo del terribile evento delle foibe ad opera dei comunisti di Tito). Mario con la famiglia, ad appena 8 anni arriva a Lucca dove viene sistemato assieme a altre famiglie di esuli istriani e dove resta sino a quando lo zio non lo convince ad emigrare negli States, dove si è già trasferito da qualche anno. Arriva a Nazareth (in Pensylvania) che resterà la sua residenza (dove Mario vive ancora oggi).
Il resto, come si suol dire… è leggenda.
Andretti si fa conoscere subito nelle principali serie motoristiche americane, e poi va e viene in Europa per gareggiare anche in Fg1. A cavallo fra gli anni settanta e ottanta arriva la consacrazione anche nella massima categoria, la F1, dove vince il campionato mondiale nel 1978 con la geniale Lotus ad effetto suolo di Chapman.
Ma Andretti è legato a doppio filo con Enzo Ferrari e la Rossa, tanto che nel 1982, anno tragico per Maranello con la scomparsa di Villenueve, riesce a ottenere la pole position a Monza.
Questo speciale è stato registrato “dal vivo” e la qualità audio non è sempre al massimo. Di questo ci scusiamo con gli amici che ci seguiranno.
Un piccolo inconveniente che però val la pena di “sopportare”, anche perché scoprirete un Andretti inedito che dopo aver subito due sradicamenti (prima a Pola, poi in Italia) ha trovato in America la sua terra elettiva. E negli States, il suo cognome è sinonimo di velocità. Anche perché la sua è ormai una vera e propria dinastia e addirittura gli Andretti vogliono sbarcare con un loro team in Formula 1.
Se è pur vero che Mario si sente al cento per cento americano, si sente al cento per cento anche italiano e, ancora oggi, parla un ottimo italiano, come può testimoniare proprio Luca Dal Monte che lo ha intervistato diverse volte.
Buon Ascolto!
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Autor Mariano Froldi
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