Storytelling del Personal Branding

14 de jul. de 2020 · 5m 5s
Storytelling del Personal Branding
Descripción

Lo storytelling è l'arte di raccontare una storia, di coinvolgere ed emozionare l'utente attraverso la narrazione. Da ciò si evince che: • È fondamentale creare una narrazione che emozioni •...

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Lo storytelling è l'arte di raccontare una storia, di coinvolgere ed emozionare l'utente attraverso la narrazione.
Da ciò si evince che:
• È fondamentale creare una narrazione che emozioni
• È necessario coinvolgere i propri utenti sviluppando una relazione empatica.
La narrazione ha la caratteristica di trasmettere emozioni e informazioni agli utenti, permettendo, grazie alle emozioni, un maggior ricordo con la sua sequenza.
Raccontare, narrare lo facciamo da sempre; l’uomo sin da tempi antichi trasmette le informazioni raccontandole, pensiamo alla funzione pedagogica delle fiabe.
Nel personal branding lo storytelling serve per farsi definire dal pubblico, trovare il racconto giusto che racconti di sé e che permetta di essere riconosciuto.
La narrazione permette di mescolare fatti oggettivi, eventi, con effetti emotivi permettendo una maggiore memorizzazione della storia. Il nostro cervello abbina all’emozioni delle immagini che abbiamo in memoria.

Quindi la narrazione di sé, o storytelling, deve avere alcune caratteristiche per poter essere efficace:
•Deve emozionare, deve toccare la pancia delle persone
•Deve permettere l’immedesimazione.
•Deve essere verosimile e coerente, parlare alle persone delle persone.
•Efficace e semplice, che sono direttamente proporzionali.
•Deve essere familiare, le persone devono sentirsi a casa.
•Deve far sentire le persone protagoniste e in grado di dedurre la morale.
Per comprendere una possibile struttura narrativa è possibile utilizzare gli studi di Vladimir Propp sulle fiabe, nel quale emergono alcuni schemi comuni per un buon storytelling:
• Equilibrio iniziale
• Difficoltà
• Peripezie dell'eroe
• Ritorno all’equilibrio
E i possibili personaggi comuni:
• Il protagonista
• L’antagonista
• Il magico aiutante (colui che aiuta il protagonista)
• Il premio (ciò che si porta a casa)
• Il donatore (colui che regala l'oggetto magico al protagonista)
Ciò che seduce l’ascoltatore è la trasformazione verso il cambiamento che rappresenta la narrazione, diventando un valore che coinvolge l’utente.

Una buona narrazione è capace di mixare la giusta parte di fiction, narrativa, con la realtà, in modo da rendere coinvolgente la storia senza annoiare troppo con la serietà della vita.
Il digital storytelling, quindi la narrazione on-line, usa diversi formati e strumenti per diffondersi creando maggiore coinvolgimento rispetto alla storytelling tradizionale, quindi su carta.
È possibile usare immagini, foto, illustrazioni, selfi, infografiche ecc. narrando un racconto più evocativo e metaforico.
Suoni, podcast, musica, vocali…coinvolgendo sensi diversi dalla vista
E video, live o registrati, creando contatto con l'ascoltatore.
In caso di personal branding è consigliato non preparare contenuti troppo professionali, perché si potrebbe creare troppa distanza con gli utenti che seguono lo storytelling.
È consigliabile utilizzare più formati diversamente per raccontare una narrazione che coinvolga più sensi possibili.
Per ogni contenuto esiste la piattaforma adatta:
per immagini Instagram e Pinterest
le conversazioni informali su Facebook
news e informazioni su Twitter
video su Youtube o Vimeo
e contenuti professionali su LinkedIn.

Le diverse piattaforme hanno diversi linguaggi, oltre che diversi formati, quindi non è consigliabile ripetere stessi contenuti uguali, ma è importante adattare il contenuto alle diverse piattaforme rendendo la narrazione più interessante e coinvolgente.
I legami che creiamo in rete, sulle diverse piattaforme, sono chiamati “rapporti deboli” in quanto molto importanti per creare rete e personal branding, ma deboli nel tempo se non rafforzati con presenza fisica.
Per questo motivo è molto importante che il nostro racconto si diffonda tra on line e off line, producendo relazioni anche dal vivo.
È evidente che lo storytelling va inteso come un viaggio di relazioni, di rapporti, non incentrato su un atteggiamento autoreferenziali e cerimoniosi, ma si basa su relazioni, condivisioni, commenti e supporto di stima.
Quindi bisogna:
1. Ascoltare gli altri
2. Condividere anche contenuti di altri per noi interessanti
3. Dialogare e rapportarsi con follower, opinion leader e utenti.
4. Portare valore con i nostri contenuti.
Questo percorso permette di raccogliere i feedback per poter migliorare in divenire il proprio storytelling e quindi il nostro personal branding.
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Autor Valerio Maria Murgolo
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