Taormina, 25 maggio di Bernhard Berenson - Memorie del Sud
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27 de abr. de 2024 ·
2m 30s
Bernhard Berenson, storico e critico d’arte americano (1865-1959), compì gli studi all’università di Harvard dove si laureò nel 1887, conseguendo una borsa di studio per un viaggio in Europa. Il...
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Bernhard Berenson, storico e critico d’arte americano (1865-1959), compì gli studi all’università di Harvard dove si laureò nel 1887, conseguendo una borsa di studio per un viaggio in Europa.
Il soggiorno in Italia fu fondamentale per la sua decisione di dedicarsi alla storia dell’arte e stabilirsi definitivamente in Italia (a Settignano, presso Firenze).
Berenson visitò diverse volte il Mezzogiorno e in particolare la Sicilia.
Le sue memorie di viaggio sono contenute in “Pagine di diario”, pubblicato nel 1958.
Che cos'è che mi spinge a lasciare questo luogo così bello, comodo, riposante?
Forse la coscienza di non aver io nulla da fare, qui, specie adesso che cammino male, con gambe appesantite, e che non riesco più a compiere lunghe passeggiate.
Una permanenza protratta potrebbe ricondurmi, trascorso un periodo di non spiacevole noia, ad uno stato abbastanza creativo e quindi atto a procurarmi in maggiore soddisfazione cioè di quella prevista nel passare da un disagio all'altro per vedere cose che s'erano mirabilmente esaltate nella mia memoria di visite giovanili e che ora posso trovar figurate da aggiunte e volgarità di ogni sorta.
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Il soggiorno in Italia fu fondamentale per la sua decisione di dedicarsi alla storia dell’arte e stabilirsi definitivamente in Italia (a Settignano, presso Firenze).
Berenson visitò diverse volte il Mezzogiorno e in particolare la Sicilia.
Le sue memorie di viaggio sono contenute in “Pagine di diario”, pubblicato nel 1958.
Che cos'è che mi spinge a lasciare questo luogo così bello, comodo, riposante?
Forse la coscienza di non aver io nulla da fare, qui, specie adesso che cammino male, con gambe appesantite, e che non riesco più a compiere lunghe passeggiate.
Una permanenza protratta potrebbe ricondurmi, trascorso un periodo di non spiacevole noia, ad uno stato abbastanza creativo e quindi atto a procurarmi in maggiore soddisfazione cioè di quella prevista nel passare da un disagio all'altro per vedere cose che s'erano mirabilmente esaltate nella mia memoria di visite giovanili e che ora posso trovar figurate da aggiunte e volgarità di ogni sorta.
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| Autor | Giuseppe Cocco |
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