Cos’hanno in comune un film del 2024 sul genocidio nazista e un documentario del 2012 sulle efferatezze della dittatura Indonesiana degli anni 60? Stiamo parlando di The Zone of Interest di Jonathan Glazer e The Act of Killing di Joshua Oppenheimer, due opere che, seppur in maniera differente, scandagliano la brutalità umana e gli orrori della dittatura dal punto di vista dei carnefici, due lavori imprescindibili per comprendere la famigerata banalità del male al centro di molti eventi oscuri del ventesimo secolo, due casi unici nella storia del cinema che hanno un peso storico e morale impossibile da ignorare