Trasgressioni. Bataille, Lacan
Silvia Lippi (Orthotes, 2019)

Abbiamo chiesto all’autrice Silvia Lippi di parlarci del suo libro attraverso la musica.

In copertina c’è Valentina, il personaggio di Guido Crepax. Scopre un seno, le gambe nude
inquadrate di profilo lasciano intravedere un ciuffo nero. Il braccio e la mano allungati
mollemente lungo il corpo stringono con forza un grosso revolver.

Interrogarsi sul godimento, è meno nobile? Con questa domanda l’autrice apre il suo libro.
L’inconscio non tiene conto della progressione delle idee, dei concetti, delle teorie;
l’inconscio se ne frega della verità e del significato. Il desiderio inconscio è un desiderio che
insiste, che non abbandona il suo campo d’azione.
Il soggetto è diviso a causa dei movimenti contraddittori del suo desiderio, preso nella sua
corsa verso il godimento.

Come e in che misura è possibile il godimento? In che modo il godimento, per definizione
“fuori legge” e legato al godimento dell’Altro, può misurarsi con il limite?
Secondo Lacan, una trasgressione è necessaria per accedere al godimento. Trasgressione è
frontiera, passaggio, è salto.

L’impossibile diventa accessibile, il proibito viene autorizzato. Perché ci sia qualcosa di
permesso, ci vuole qualcosa di vietato: “il divieto esiste allo scopo d’essere violato” afferma
Bataille ne L’erotismo.

“L’unica nostra possibilità è l’impossibile. Sei in preda al desiderio quando allarghi le
gambe ed esibisci le tue parti sconce. E se pure tu smettessi di sentire questa posizione
come proibita, presto il desiderio morirebbe e, con esso, la possibilità del piacere”(Bataille,
L’alleluia, in Il colpevole/L’alleluia).

È grazie al limite che c’è un al di là del limite, e che quell’al di là del limite si mostra in una
luce incantata, facendosi oggetto di desiderio e promessa di una scintilla che non è solo
quella del piacere, bensì di quell’al di là del piacere, frenetico, angoscioso, eccessivo, che
nasce all’incrocio di molti movimenti contrastanti, stratificati, simultanei.

“Disobbedienza”, “Violazione”, “Infrazione”…”Trasgressione”, termini che descrivono
perfettamente l’opera di John Coltrane e Gustav Mahler, alcuni degli artisti che Silvia Lippi ha scelto.

La città è Parigi, una notte d’estate, noir
Il romanzo è storia dell’occhio di Bataille
Buon ascolto…
Link

Silvia Lippi è psicoanalista, affiliata all’associazione Espace analytique di Parigi e
all’ALIPSI di Milano. È psicologa all’ospedale psichiatrico Barthélemy Durand d’Etampes,
ricercatrice presso l’Università di Parigi 7 e docente titolare presso IRPA. Oltre numerose
pubblicazioni in Francia, nel 2017 è uscito in Italia La decisione del desiderio, vincitore del
premio Edipo in Francia, mentre del 2018 sono Freud. La passione dell’ingovernabile e
Ritmo e melanconia.