Personalmente, ho trovato molto interessante questo podcast e infatti è stato molto piacevole, sia ascoltare le musiche utilizzate come colonna sonora sia sentire il dibattito avvenuto. Per quanto riguarda i comportamenti di noi ragazzi, credo sia opportuno affermare per esperienza personale che dopo la pandemia, sono aumentate pensieri, paranoie e indecisioni, stando così in uno stato di ansia, frustrazione o agitazione perenne… Questi stati d’animo disordinati possono riguardare le amicizie, la famiglia, la scuola… anche se principalmente la causa che “ingigantisce” il tutto è l’ultima. Parlando da adolescente posso dire e sostenere è che credo che ogni difficoltà in fondo sia necessaria e utilissima per crescere, per far crescere e sviluppare la maturità e la responsabilità. Ogni dolore fa crescere e fa imparare, a prescindere dall'età. è proprio nell'adolescenza che impariamo davvero a conoscerci, ad affrontare la vita e la differenza tra una felicità superficiale e una felicità vera e propria che non si basa mai sui beni materiali che abbiamo, come detto in modo fantastico nel podcast dalle ragazze che parlavano. Ad essere sincera, il periodo delle superiori è molto lungo e difficile, è un processo molto importante che sicuramente richiede molti sacrifici, perchè vengono fuori tantissime difficoltà che ogni ragazzo deve cercare di affrontare ogni giorno, ma spesso ci si arrende, ci si ritira dall’avere una vita sociale attiva, semplicemente perché a volte le situazioni che si vanno a formare creano del disagio, paura, timore di non riuscire o di completare il percorso scolastico. Come già detto nel podcast, i docenti hanno un ruolo davvero importante in una classe perché devono cercare di non far escludere nessuno e far sì che ogni ragazzo sia integrato in qualsiasi gruppo. Ma soprattutto, gli insegnanti dovrebbero essere i punti saldi di noi ragazzi, ci dovrebbero far ridere, anche durante una semplice spiegazione, ci dovrebbero far parlare dei nostri problemi, ci dovrebbero ascoltare di più e dovrebbero mettersi, qualche volta, nei nostri panni. Perché sì, siamo ragazzi e stiamo crescendo e tutte queste cose qua, ma siamo tutti un po’ “fragili” e abbiamo bisogno di vivere questi momenti della nostra vita “con leggerezza”, per non ingigantire il tutto con le classiche pressioni fatte dagli altri i quali non sono disposti a preoccuparsi di noi o di aiutarci.

Appena ho letto il titolo mi sono subito catapultata ad ascoltarlo perché sinceramente non avevo mai sentita o vista un’intestazione del genere. L'adolescenza infatti è un'età molto delicata ed è un periodo di transizione tra la fanciullezza e l'età adulta durante il quale si verificano notevoli cambiamenti fisici e psicologici. Devo ammettere che il periodo delle superiori è molto lungo e difficile, vengono fuori tantissime difficoltà che ogni ragazzo deve cercare di affrontare, ma spesso ci si ritira dall’avere una vita sociale attiva, perché a volte le situazioni che si vanno a formare creano del disagio. Un adolescente deve fare molta esperienza prima di affrontare determinate situazioni o cose, ma questo potrebbe creare dubbio e insicurezza che partono dal non essere sicuri di se stessi. Come già detto nel podcast, i docenti hanno un ruolo davvero importante in una classe perché devono cercare di non far escludere nessuno e far sì che ogni ragazzo sia integrato in qualsiasi gruppo.

l’adoloscenza è un periodo molto complesso ma allo stesso meraviglioso, perchè cambiamo in tutti gli aspetti giorno per giorno, cresciamo sia fisicamente che caratterialmente. Iniziamo a prendere delle decisioni importanti appena finita la terza media, perchè scegliamo l’indirizzo della scuola superiore, e alla fine di essa dovremmo prendere un’atra decisione fondamentale: il lavoro o l’università. In questa età proviamo delle sensazioni ed emozioni uniche, che cambiano all’improvviso, ci innamoriamo per la prima volta nella nostra vita e iniziamo a capire l’amore e la sofferenza per quando finisce o va male con il proprio partner. Una delle difficoltà più grosse che uno studente di quinto superiore può avere è sicuramente la scelta tra università e lavoro, inoltre bisogna prestare attenzione a non farsi infuenzare da amici, fidanzate o compagni di classe nella scelta, perchè ognuno deve pensare a se stesso e per il proprio bene e futuro. Come detto nel podcast il dolore fa parte della nostra vita, perchè passando in una brutta situazione o periodo, soffrendo, impariamo una lezione di vita e proviamo a non far accadere le stesse cose che ci hanno fatto male. Non sempre possiamo essere felici, dobbiamo esserne consapevoli. Ovviamente, dopo la pandemia gli adolescenti di oggi sono in difficoltà, perchè nuove regole sono state poste, per ragioni di sicurezza e ci sono meno libertà rispetto a prima. Soprattuto gli anni di didattica a distanza hanno cambiato l’atteggiamento dei ragazzi, che magari ora preferiscono rimanere chiusi in camera, piuttosto di uscire all’aperto, sono diventati pigri e senza voglia di studiare, perchè abituati a copiare e leggere nelle interrogazioni/verifiche online fatte dai docenti obbligati dalla pandemia. Podcast importantissimo per gli adolescenti e molto utile,visto i consigli e l’esperienze date da questi giovani ragazzi della nostra stessa età. Vi invito ad ascoltarlo!!

podcast “Vietato Maggiori 18” è una trasmissione molto interessante in quanto affronta tutte le problematiche che un adolesecnte deve affrontare; particolarmente coinvolgente e utile è la parte nella quale si parla delle scelte, quelle decisioni individuali -che possono cambiare il futuro di una persona- di fronte alle quali veniamo messi davanti forse troppo presto dalla nostra prospettiva. Ad esempio la scelta delle scuole superiori e soprattutto quella dell’università che incide molto sul nostro futuro lavorativo. La conclusione è l’intervista alla Professoressa Marconi che vive quotidianamente le problematiche dei ragazzi e quindi conosce bene il mondo degli adolescenti e può fornire utili consigli per superare momenti di difficoltà.

Ho trovato molto interessante ciò che é stato detto riguardo come viene concepita la felicitá dai giovani: "piú si ha piú si é felice". Purtroppo la nostra generazione fa fatica a trovare la felicitá nelle persone, nelle piccole cose o negli attimi, perché é piú semplice ed immediato cercarla nelle cose materiali. Ma in fondo cosa puó veramente regalarci la felicità?! Invece credo sia giusto ciò che é stato detto sul dolore, purtroppo é inevitabile, ma forse é proprio esso ció che ci rende le persone che siamo, da esso dipende il nostro modo di affrontare e reagire alle situazioni e relazionarci con gli altri. I ragazzi e il loro dolore hanno il diritto di essere ascoltati in ogni etá perciò secondo me la presenza di uno psicologo scolastico é fondamentale

Ho trovato molto interessante questo podcast perché penso che l’argomento dell’adolescenza sia molto importante e un pò "trascurato" al giorno d’oggi e soprattutto riguarda da vicino il livello educativo. Ogni ragazzo o ragazza ha delle insicurezze e particolarmente in questo periodo di pandemia di debolezza e tristezza, ma bisogna cercare di andare avanti e superate tutti gli ostacoli insieme. Ho ascoltato l’intervento della professoressa Marconi che parlava degli adolescenti e della loro vita quindi di difficoltà varie: secondo il mio parere ha ragione perché penso che i giovani di oggi si debbano ancora ambientare alla realtà della vita e capire come funzionano le cose.

Questo podcast l'ho trovato alquanto interessante perché mi sono rispecchiata da quanto detto dagli speaker. Con la pandemia sono affiorate insicurezze, ansia,… È ‘facile’ comunicare le tue emozioni con i tuoi coetanei perché il più delle volte ti senti capita, ma il difficile arriva quando lo devi spiegare a qualcuno più grande che spesso sottovaluta i tuoi ‘problemi’!-( L'adolescenza è uno dei periodi più difficili della nostra vita perché iniziamo ad affrontare tante scelte complicate come quella della scuola, ma è pur sempre l’età in cui cresciamo proprio grazie ad esse: quindi, coraggio!

Questo podcast l'ho trovato molto interessante soprattutto perchè anche a me, dopo la pandemia, sono aumentate paranoie e indecisioni, stando così in uno stato di "ansia perenne''. Mi piace molto ascoltare e se possibile aiutare gli altri, per qualsiasi cosa essi abbiano bisogno. Come detto dalla prof.ssa Marconi, tra noi amici è più facile parlare dei nostri problemi perché comunque ci ascoltiamo e proviamo ad aiutarci a vicenda, o comunque a capirci. Io per prima non dico quasi mai quando le cose non vanno per il verso giusto perché non voglio annoiare e far perdere tempo agli altri, soprattutto ai miei genitori che hanno già troppe cose alle quali pensare. Parlando da adolescente credo che ogni difficoltà in fondo sia necessaria a farmi crescere, a rendermi più matura e responsabile. Ogni dolore fa crescere e fa imparare a prescindere dall'età, ma è nell'adolescenza che impariamo davvero a conoscerci, ad affrontare la vita insomma e la differenza tra una felicità superficiale e una felicità vera e propria che, secondo me, non si basa mai sui beni materiali che abbiamo, come detto bene nel podcast dalle ragazze.