Le notizie del podcast di lunedì 3 aprileFunivia di Monteviasco: il Prefetto chiede soluzioni ma la fumata è neraNon c’è ancora certezza sulla ripartenza delle funivia che sale alla frazione di Monteviasco nel territorio di Curiglia. A distanza di 5 anni dal tragico incidente in cui perse la vita il manovratore dell’impianto, ci sono solo ipotesi. Il Prefetto di Varese Pasquariello ha convocato un tavolo per definire il programma. Insieme al presidente della provincia, alla comunità montana del Verbano, al comune di Curiglio, all’agenzia del trasporto pubblico e a Trenord c’era anche il Presidente Lombardo Fontana che ha lasciato la riunione visibilmente contrariato. Su tavolo una soluzione a lungo termine: un bando europeo per affidare la gestione di tutte e 7 le funicolari dell’area gestita dall’agenzia del trasporto pubblico e una misura temporanea a stretto giro per un affido diretto. Per quest’ultima soluzione, però, la seduta è stata aggiornata a giovedì prossimo quando sarà presente anche il sindaco di Curiglia, la più interessata a far ripartire l’impianto a fune per salire al borgo.Somma Lombardo “riciclona”: la quota di differenziata sale all’86,4%Anche quest’anno Somma Lombardo si classifica ai primi posti fra i Comuni Ricicloni più virtuosi in Lombardia nella 29° edizione della speciale classifica redatta da Legambiente che si riferisce ai dati di raccolta del 2021.
La premiazione avvenuta pochi giorni fa ha visto ancora una volta Somma Lombardo trionfare con un’ulteriore crescita nella percentuale di raccolta differenziata attestatasi per il 2021 al 86,4%, mentre la frazione di secco indifferenziato pro capite è cresciuta leggermente tornando di poco sopra i 58kg.
Si segnala che il criterio adottato per entrare nella classifica Comuni Ricicloni 2021 è da ricercare nella frazione indifferenziata, ovvero il secco non riciclabile. Sono ammessi in graduatoria infatti solo i comuni che, oltre a raggiungere o superare il 65% di raccolta differenziata, conferiscono meno di 75kg abitante anno di rifiuto secco non riciclabile.Per la frana di Cerro di Laveno rimane aperto il filone dell’inchiesta penalePer la frana che nell’autunno del 2014 uccise nonna e nipotina nella frazione di Cerro a Laveno Mombello è stata pronunciata in questi giorni dal giudice civile di Varese una sentenza di risarcimento di oltre 800.000 per i tre quarti a carico del Comune di Laveno e per la rimanente parte in capo al proprietario della collina da cui partì lo smottamento una decisione che arriva a 9 anni. Dai fatti rimane invece aperta la questione legata all’accertamento delle eventuali responsabilità penali rispetto ai fatti la procura di Varese propose già anni addietro archiviazione contro la quale si opposero i legali delle famiglie delle vittime che imputano al comune La mancata decisione di chiudere la strada alle spalle della villetta un fatto che non avrebbe evitato la frana. Ma che poteva spingere residenti al desistere dal rimanere in casa la notte della tragedia la decisione in sede civile, potrebbe riaccendere i riflettori sulla vicenda.In Val Grande la stagione della pesca non apre: “Poca acqua nei fiumi”Ami e mulinelli appesi al chiodo per i pescatori della Valgrande. Motivo: c’è poca acqua nei fiumi della valle selvaggia alle spalle di Verbania. La pesca sarebbe dovuta partire il primo di aprile, ma a seguito delle recenti verifiche dei Carabinieri Forestali del Parco, si è accertato che gli attuali valori della consistenza della portata idrica indicano una riduzione ancora più accentuata rispetto all’anno 2022. A rischio è la vita stessa della fauna ittica dei corsi d’acqua: oltre alla carenza della portata, a preoccupare c’è anche l’innalzamento della temperatura dei corsi d’acqua per alcune specie, che come la trota vanno in sofferenza con determinate condizioni climatiche. Pertanto, dicono dal Parco, “l’apertura della stagione è stata attualmente sospesa fino al ripristino della portata d’acqua a livelli di normalità e di compatibilità con la conservazione delle specie ittiche”.Furto della panchina a Gornate, l’artista parla ai ladri: “Restituitela, è dei cittadini”A distanza di una settimana dal furto della panchina che ha lasciato sgomenta l’intera comunità di Gornate Olona, arriva l’appello dell’artista che ha realizzato l’opera.
Dopo aver appreso la notizia, Emanuele Rossi, in arte Resegusc è intervenuto appellandosi ai ladri: «Mi appello a chi la sera dello scorso 26 marzo ha rubato dalla piazzetta di Gornate la panchina in legno da me scolpita durante la bella giornata espositiva della fiera Arte e Ambiente promossa dalla ProLoco di Gornate Olona, alla quale avevo fatto dono di quest’opera. La bellezza è come un fiore: è a disposizione di tutti, senza bisogno di coglierlo. È con questo spirito che regalo le mie opere alle comunità. Se uno poi le volesse solo per lui scoprirebbe che le mie tariffe sono molto popolari. Non è necessario appropriarsi di ciò che è stato donato ad altri.. Rubare una panchina è appropriarsi di qualcosa di cui chiunque può fruire senza il bisogno di possederla, perché è già di tutti. È con questo spirito che regalo le mie opere alle comunità. Se uno poi le volesse solo per lui scoprirebbe che le mie tariffe sono molto popolari. Non è necessario appropriarsi di ciò che è stato donato ad altri. Fatti onore dunque e…restituisci alla comunità quel che gli appartiene”. Potete ascoltare il podcast sulle piattaforme Spreaker, Spotify