Chi è Winston Smith? Un personaggio reale o immaginario? Un uomo che appartiene a questo mondo o un abitante di un'altra galassia che è sceso sulla Terra con il compito di osservarci? Non è possibile rispondere a queste domande perché non sappiamo nulla di lui, dove viva, che volto abbia, quale sia il colore della sua pelle o a quale etnia appartenga. Potrebbe essere chiunque, un nostro vicino di casa, un artista, un medico, uno scienziato o, più semplicemente, un impiegato qualsiasi, un operaio o un contadino. Una sola cosa è sicura: queste parole gli appartengono, è stato lui a scriverle in una lettera ritrovata, per caso, all'interno di un libro che era stato dimenticato nella stanza di un hotel nella periferia di Madrid. Dimenticato o, forse, lasciato apposta affinché qualcuno ne venisse in possesso? Non lo sapremo mai. Il suo messaggio è spaventoso ma, allo stesso tempo, confortante, un pamphlet che diventa monito per l'intera umanità. È un invito a non precipitare nel baratro dell'assenza totale di quei valori fondamentali della vita che, se, al contrario, fossero ritrovati in tempo, ci permetterebbero di salvarci da una autodistruzione imminente. Buon ascolto.