7 NOV. 2022 · Viviamo in un clima di sfiducia politica. Ma allo stesso tempo attivist_ provenienti da contesti e paesi diversi di tutta Europa si alleano in movimenti di solidarietà all’interno delle loro città e comunità per costruire nuove società, basate su uguaglianza e giustizia per, da e con le persone.
In occasione di Short Theatre 2022, il progetto transnazionale Trust Without Borders realizzato da European Alternatives arriva a Roma in collaborazione con ESC Atelier Autogestito, curando il workshop How to Organize Trust & Solidarity in Activist Struggles Without Borders.
Anticipation of the Night ospita il momento conclusivo del workshop: dalle 17.00 alle 19.00 si terrà il Public Forum of Solidarity – The Struggle Continues Together, in cui aprire la discussione su come le diverse lotte contro la crisi climatica e i nuovi fascismi, la disuguaglianza sociale ed economica, la violenza di genere e razziale possano essere collegate al di là dei confini delle identità e degli Stati. Un momento pubblico cui sono invitat_ a partecipare i/le partecipanti al workshop così come altr_ attivist_, artist_ e accademic_ di Roma, per condividere insieme esperienze e strategie per ricostruire la fiducia e la solidarietà politica e superare il nostro comune senso di impotenza.
7 NOV. 2022 · Che succede se parlando di disabilità spostiamo l’accento da una presupposta “mancanza” del corpo all’accessibilità (politica, culturale, economica)? Che succede se assumiamo i caratteri intrinseci all’esperienza disabilitante come pratica di scrittura? Ovvero la sua dinamicità, la sua dimensione relazionale rispetto ad ambienti, contesti e care giver. La sua natura eccentrica, cioè quella capacità di far esplodere i confini, le categorie e problematizzare il concetto di norma. Possono questi tratti divenire strategia politica ed espressiva? Possono generare una scrittura desoggettivante, deviante e volutamente deviata?
L’incontro con l’associazione Al.Di.Qua. Artists si propone come una pratica trasformativa che mira a scavalcare il muro della norma per accogliere plurali mondi immaginifici sui corpi e gli spazi.
Una tavola rotonda, nella cornice di Anticipation of the Night, che vuole aprire uno spazio pubblico di confronto e discussione sul tema della disabilità nei contesti artistici, invitando operatorə culturali e sociali, artistə, studiosə, rappresentanti delle istituzioni e spettatori e spettatrici ad ascoltare, condividere esperienze e riflessioni, sfaldando l’universo discorsivo e operativo fondato sul modello egemonico dell’uomo bianco normodotato.
Si consiglia la lettura di Dalila D’Amico, Lost in translation. Le disabilità in scena, Bulzoni Editore, Roma 2021.
7 NOV. 2022 · Con un segno ammaliante, capace di giocare con chiaroscuri di grande effetto, sequenze giocose e momenti dal respiro epico, Simone Montozzi racconta una storia che intreccia il mito biblico alla Fattoria degli animali, e che dà corpo ai problemi e alle paure che pesano sul nostro presente. Protagonista è una scimmia che, in compagnia di scimpanzé, macachi e babbuini, è confinata da mesi in uno stanzone di legno senza neanche una finestra, illuminato solo da strane pietre iridescenti. Acqua e cibo non mancano mai, ma chi ha rinchiuso le scimmie lì dentro? E perché? Il mistero si infittisce quando si scopre che i primati non sono gli unici ospiti di quella strana prigione. Un asino flemmatico, una pecora diffidente e la scimmia cominciano a esplorare il labirinto di gabbie per trovare la verità, incontrando esemplari di ogni specie, provenienti da ogni angolo del pianeta.
Con l’autore Elisabetta Visalberghi, etologa di rilievo nel panorama italiano, e Adriano Ercolani, filosofo, scrittore e critico letterario
7 NOV. 2022 · Wildness è un nome/uno spazio/uno strumento critico per muoversi altrimenti e oltre la norma; imprevisto, forza caotica, movimento non lineare contro il progresso e la modernità coloniale. Un’ecologia contro-natura in cui non c’è spazio per istituzioni, addomesticamento e alcun romanticismo. In che modo si intreccia con la storia queer e con quei corpi e desideri che osano andare oltre il posto loro assegnato dall’ordine delle cose? È possibile utilizzare termini quali “selvatico”, “ferale” e “spaesamento” per nominare la tensione verso altri mondi e per segnare la fine di quello attuale? Wild Things, Bewilderment and Beyond è una lectio tenuta da Jack Halberstam, autore e docente di Studi di Genere presso la Columbia University. Halberstam ci conduce ancora una volta su un terreno controintuitivo in cui si scivola tra linguaggi e registri dalla cultura pop alla perfomance; dopo aver esplorato la mostruosità gotica, camminato con maschilità senza uomini, praticato il fallimento, e aver messo a soqquadro gli archivi per muoverci nello spazio e nel tempo queer, adesso ci muoviamo nel wild side della sua teoria queer. In questa esplorazione è accompagnato e in dialogo con l’attivista e studiosa Antonia Anna Ferrante e ad Annalisa Sacchi, direttrice del corso di Teatro e Arti performative di IUAV.
7 NOV. 2022 · COSA PUÒ UN COMPOST. FARE CON LE ECOLOGIE FEMMINISTE E QUEER
Il compost è un modello radicalmente alternativo di conoscenza e convivenza dentro ecologie disturbanti, in cui le specie hanno interazioni che non sono fondate né sull’armonia né sulla conquista. Il compost fermenta sui margini dove il femminismo e il queer incontrano le ecologie politiche, su un terreno humificato da teorie, pratiche e attivismo.
Si entra nel compost senza la malinconia della propria identità, accettando di divenire altro, trasformando la propria individualità e trasformando l’insieme. Si diventa un assemblaggio in cui corpi uni e pluricellulari cooperano, negoziano, si parassitano, cambiando in continuazione la loro composizione e ciò che li circonda, al punto da rendere impossibile la differenziazione degli elementi.
La studiosa e attivista Antonia Anna Ferrante — in dialogo con Ilenia Caleo — ripercorre le fermentazioni che hanno agitato il libro Cosa può un compost. Fare con le ecologie femministe e queer, pubblicato nel 2022 per Sossella Editore.
7 NOV. 2022 · Nel laboratorio di Pescheria, spazio informale di Torpignattara, ha preso forma l’esperimento sonoro di Tropicantesimo: utopia collettiva che si realizza attraverso il suono, espressione libera di ibridazione musicale che traccia nuovi solchi su sentieri percorsi. Con esperimenti sonori, installazioni floreali, visioni oniriche di giardini-contro-natura, Tropicantesimo si manifesta attraverso la costruzione naturale di un paradiso artificiale. Lì può prendere spazio l’imprevedibile, l’accidentale, il meraviglioso, l’imminente e l’immobile in un rituale musicale dilatato nel tempo, celebrazione del suono e del ballo. In questa conversazione musicata nello spazio di WEGIL, il collettivo che in questi anni vi ha dato vita esplicita i modi e i giochi attraverso i quali costruisce la sua materia sonora.
Ascolti e racconti, sorpresa e canti.
7 NOV. 2022 · Talk con Renata Carvalho, Antonia Caruso, Adelita Husni-Bey, Sara Alberani e Marta Federici (Locales), Matteo Lucchetti (Museo delle Civiltà) e Marcia Leite
Che cos’è un atto di nominazione? Cosa significa e quali sono gli effetti del “dare un nome nuovo”? Se la nomenclatura è, per sua natura, conservativa, classificata e immutabile, possiamo pensare a un processo che metta in discussione l’identità di un corpo – fisico, soggettivo, museale, istituzionale – prendendo spunto dall’idea di uno stato “transitivo”? Cosa accade quando la traduzione proietta sulle parole un universo semantico colonizzato? È possibile trasformare l’eredità di una collezione museale “nascosta” a partire dall’esperienza di chi vive o ha vissuto un processo di transizione, nel corpo o nello spazio?
In Stati Transitivi, talk curata in collaborazione con LOCALES, verrà indagato il rapporto tra eredità, identità ed esperienza incarnata. Il dialogo partirà dal lavoro sul corpo travesti di Renata Carvalho, intrecciandosi con quello che l’artista Adelita Husni-Bey proporrà nel workshop A Collection in Turmoil – La collezione in tumulto, in relazione alla collezione dell’ex museo coloniale, parte delle collezioni del Museo delle Civiltà di Roma, nell’ambito di Hidden Histories 2022 e con la riflessione trans/femminista dell’editorialista, scrittrice e attivista Antonia Caruso.
7 NOV. 2022 · La scrittura coreografica può intaccare il dominio delle rappresentazioni neocoloniali che investono in corpo nero? Possono le pratiche performative essere uno strumento per decostruire il “processo di lattificazione” (Franz Fanon) che impone la cultura e la morale occidentale alle soggettività afro-diasporiche? È possibile trasformare radicalmente il senso comune attingendo ai repertori del pop e agli immaginari dell’underground?
Con approccio intersezionale, la ricercatrice Francesca De Rosa dialoga con la coreografa Cherish Menzo sulla sua pratica artistica interessata a stigmatizzare, con un preciso orizzonte estetico, le relazioni di potere, gli stereotipi di genere e le forme di oggettivazione del corpo nero (femminile e non solo), rintracciando i legami tra repertori sottoculturali, pensiero filosofico e forme di vita. Coreografia, dimensione visuale, rap e agency sessuale, studi astronomici diventano tattiche compositive per decentrare l’umano e re-immaginare il corpo in una convergenza postumana.
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Autor | Short Theatre |
Organización | Short Theatre |
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