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Bellunesi nel mondo viaggia in podcast

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    Paola Del Din. L’angelo italiano di Churchill

    20 MAY. 2024 · di Simone Tormen Paola Del Din, nata nel 1923 a Pieve di Cadore, è stata una figura straordinaria durante la Seconda Guerra Mondiale. Partigiana e decorata con la Medaglia d'oro al valor militare, fu la prima donna paracadutista italiana a compiere un lancio di guerra. Collaborò segretamente con gli agenti britannici del SOE (Special Operations Executive), organizzazione fondata da Winston Churchill per condurre operazioni di sabotaggio contro i nazifascisti. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, Paola e suo fratello Renato si unirono alla Brigata Osoppo nella Resistenza. Dopo la morte del fratello, Paola fu incaricata di consegnare importanti documenti operativi agli alleati, attraversando a piedi le linee di combattimento. Frequentò un corso per paracadutisti per rientrare nel Nord Italia occupato, riuscendo a lanciarsi nel Friuli alla vigilia della liberazione, nonostante le ferite riportate durante l'atterraggio. Dopo la guerra, Paola si laureò in Lettere all'Università di Padova e conseguì un Master of Arts all'Università della Pennsylvania. Tornata in Italia, si dedicò all'insegnamento e fu attivamente coinvolta in varie associazioni veterane. È stata presidente regionale dell'Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra e dal 2020 Presidente Onoraria dell'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia. Nonostante abbia superato i cento anni, Paola Del Din rimane lucida e combattiva.
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    L’epopea di Serafino Follin. Nel 1926 salpò da Genova per cercare fortuna in Argentina

    20 MAY. 2024 · di Stefano De Angelis La storia commovente di Serafino Follin, nato a Ponte nelle Alpi nel 1904, è giunta a una conclusione emozionante. Nel 1926, a 22 anni, Serafino partì dal porto di Genova per cercare fortuna in Argentina, precisamente a Concepción del Uruguay. Questo viaggio, iniziato quasi un secolo fa, è stato celebrato con una mostra al Galata Museo del Mare di Genova, intitolata "L’Italia che partiva. Via mare verso l’America", curata da Barbara Vincenzi. Leda Vecco, nipote di Serafino, ha raccontato la storia del nonno all'artista Giovanni Cerri e ha donato il passaporto originale del nonno per l'esposizione. Leda, ora residente a Buenos Aires, ha descritto Serafino come una persona generosa, sensibile e molto legata alla famiglia e alla patria. Nonostante le difficoltà economiche, Serafino inviava spesso denaro alla famiglia in Italia e contribuì con oltre 25mila pesos nel 1969 per la costruzione di una struttura in Belluno. Leda ha espresso gratitudine per l’omaggio fatto al nonno e agli immigrati italiani, trovando conforto nel sapere che la memoria di Serafino è stata onorata in Italia, dove tutto era iniziato.
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    Il padre dell’Europa medievale. Carlo Magno e la nascita di un nuovo impero

    20 MAY. 2024 · Articolo di Sara Balcon La notte di Natale dell'800 d.C., nella basilica di San Pietro a Roma, Carlo Magno fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero da papa Leone III. Questo evento segnò la fine del Tardoantico e l'inizio dell'Europa medievale. Durante la cerimonia, Leone III posò la "corona ferrea" sul capo di Carlo Magno, simbolo di autorità e tradizione cristiana. Questa corona, legata a un chiodo della croce di Cristo, fu usata per incoronare diversi sovrani cattolici fino al XIX secolo. L'incoronazione di Carlo Magno fu frutto di un accordo di convenienza reciproca: la forza militare del re franco e la necessità di Leone III di consolidare il suo potere e la credibilità della Chiesa. La conquista di vasti territori europei da parte di Carlo Magno richiedeva l'autorità morale conferita dal papa, mentre Leone III aveva bisogno di un protettore. L'incoronazione rappresentò un atto di restaurazione e innovazione, segnando la rinascita di un impero occidentale cristiano e latino sotto la protezione del papa. Carlo Magno divenne il primo imperatore europeo del Medioevo, lasciando un'impronta duratura e mitica nella storia, paragonabile a quella di Alessandro Magno nella costruzione dell'Europa medievale.
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    Il matrimonio nei secoli

    16 MAY. 2024 · Articolo di Paolo Doglioni Il matrimonio, parola che deriva dal latino "matrimonium" (da "mater" e "munus", funzione della madre), ha origini antichissime. Nell'antico Egitto, esisteva la parità tra coniugi e la cerimonia era privata, basata sul consenso reciproco. Nel mondo greco e romano, la donna era subordinata e il matrimonio veniva deciso dai padri o dagli uomini di casa. Il diritto romano includeva il divorzio e sanciva il matrimonio con una stretta di mano e l'anello all'anulare sinistro. Il matrimonio cristiano, influenzato dal diritto romano, divenne monogamo e indissolubile, con il divorzio non permesso. Il IV Concilio Lateranense nel 1215 regolamentò il matrimonio, imponendo pubblicazioni e consenso libero degli sposi. Il Concilio di Firenze del 1439 lo rese uno dei sette sacramenti della Chiesa Cattolica, e il Concilio di Trento del XVI secolo stabilì la celebrazione davanti al parroco e la presenza di testimoni. Nel 1791, la Rivoluzione Francese introdusse il matrimonio civile. I popoli germanici avevano due tipi di matrimonio: il "Muntehe" (legale) e il "Friedelehe" (sposa di pace), con quest'ultimo che perdeva valore con la cristianizzazione, diventando sinonimo di concubinato. Oggi, il matrimonio sembra aver perso valore, con unioni sempre più "liquide" che creano instabilità per le famiglie e i figli, generando problemi sociali, affettivi ed economici.
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    L'emigrazione e il Jazz. Due mondi connessi nel libro di Gianluca Galli

    9 MAY. 2024 · di Simone Tormen L'emigrazione italiana ha avuto un ruolo significativo nella storia del jazz, come scoperto da Gianluca Galli, un appassionato collezionista di vecchi dischi. Galli ha notato numerosi musicisti con cognomi italiani e ha approfondito il tema, culminando nella pubblicazione di un'enciclopedia in più volumi sull'influenza degli italiani nel jazz tra il 1897 e il 1942. La sua ricerca ricostruisce le vite e le carriere di molti musicisti italiani, spesso dimenticati, che hanno contribuito al jazz mondiale.  Le famiglie emigrate spesso facevano grandi sacrifici per far studiare musica ai figli, sperando in un futuro migliore per loro. Questo era particolarmente vero negli Stati Uniti degli anni Venti, dove c'era un forte fermento musicale e una grande richiesta di nuove orchestre. Molti musicisti italiani, come Eddie Lang (Salvatore Massaro) e Jimmy Lytell (James Sarrapede), anglicizzavano i loro nomi per adattarsi meglio. Galli ha raccolto seicento nomi, dimostrando le origini italiane di ciascuno attraverso un'accurata ricerca genealogica. La sua opera analizza sia le storie familiari che le carriere discografiche di questi musicisti, evidenziando il loro contributo alla storia del jazz. Ha trovato anche musicisti veneti di rilievo, come i fratelli Abriani, che hanno avuto successo in Europa. Galli spera che il suo lavoro sia solo l'inizio di ulteriori ricerche, invitando futuri studiosi ad ampliare e correggere i suoi studi.
  • Dolomiti bellunesi. Una provincia. Una squadra. Un obiettivo

    8 MAY. 2024 · di Simone Tormen La Dolomiti Bellunesi, nata nel 2021 dalla fusione delle principali squadre di calcio della provincia di Belluno, ha raggiunto il secondo posto nel campionato di Serie D e ha conquistato i playoff promozione. Guidata dal presidente Paolo De Cian, la società ha numerosi progetti futuri, tra cui la creazione di un centro sportivo a Sedico con strutture professionali. Oltre al calcio, la società si impegna per la coesione sociale, puntando molto sui giovani con il "Patto Dolomitico", che offre vari servizi sportivi e formativi. La Dolomiti Bellunesi promuove anche l'inclusione attraverso iniziative per giovani con disabilità e progetti nelle scuole per avviare i bambini allo sport. Il club sostiene il calcio femminile con tre squadre e circa novanta giocatrici. Nonostante le difficoltà logistiche tipiche di una zona montana, la società lavora per migliorare i trasporti e creare strutture di supporto per i giovani atleti. Tuttavia, per realizzare questi progetti, la Dolomiti Bellunesi necessita di risorse e sostegno, anche da parte di chi vive all'estero ma mantiene un legame con il territorio.
    5m 37s
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    Grande Guerra ed emigranti. I caduti bellunesi arruolati nell'esercito americano

    8 MAY. 2024 · di Luisa Carniel Con la dichiarazione di guerra degli Stati Uniti alla Germania il 6 aprile 1917, venne formata la Forza di Spedizione Americana (A.E.F.), composta principalmente da volontari, tra cui un quinto erano immigrati. Le prime truppe statunitensi arrivarono in Francia nel novembre 1917, ma iniziarono a combattere solo alla fine di settembre 1918, subendo pesanti perdite fino alla fine della guerra.  Molti italiani, circa qualche decina di migliaia secondo le stime, si arruolarono nell'esercito americano, principalmente attratti dalla promessa della cittadinanza americana post-guerra, che rappresentava un passo significativo verso l'integrazione. Nel 1917, molti italiani erano immigrati negli Stati Uniti per sfuggire alle difficili condizioni lavorative, come i minatori che affrontavano quotidianamente gravi rischi. Tra i bellunesi arruolati, di cui si conoscono le generalità, ci sono diciannove caduti, principalmente dall'Agordino e dal Cadore, con un totale stimato di circa duecento arruolati dalla provincia di Belluno. Uno di loro, Giuseppe Giovanni Giazzon, originario di Santa Giustina, tornò sano e salvo, ottenendo la cittadinanza americana e conducendo una lunga vita in Pennsylvania.
  • Eccellenze sanitarie, risultato prestigioso per l'ospedale di Belluno

    8 MAY. 2024 · di Simone Tormen L'ospedale San Martino di Belluno ha raggiunto il cinquantanovesimo posto nella classifica dei migliori ospedali d'Italia, migliorando di venticinque posizioni rispetto all'anno precedente. Questa classifica è stata elaborata dal settimanale statunitense Newsweek e dalla piattaforma Statista, basandosi su dati provenienti da sondaggi tra esperti medici, statistiche pubbliche e valutazioni relative all'igiene e al rapporto medico-paziente. A livello globale, gli ospedali degli Stati Uniti dominano le prime posizioni, con Mayo Clinic in testa. Tra gli ospedali italiani, il Policlinico Gemelli di Roma è al trentacinquesimo posto nella classifica mondiale. In Italia, i dati utilizzati provengono dal Programma Nazionale Esiti di Age.Na.S., considerando vari criteri come servizi al paziente, trattamento medico, ricerca scientifica e igiene. Con un punteggio del 73.74%, l'ospedale di Belluno si è distinto soprattutto per le eccellenze nei reparti di Gastroenterologia e Ortopedia. Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici di Belluno ha espresso soddisfazione per questo risultato, riconoscendo il merito dei professionisti e del supporto della Direzione Strategica dell’Ulss 1 Dolomiti. Questo riconoscimento arriva in un momento di percezione negativa del sistema sanitario pubblico, offrendo un motivo di orgoglio per la comunità locale.
    4m 35s
  • Europa, si vota!

    8 MAY. 2024 · di Maurizio Busatta Le elezioni europee si terranno in Italia l'8 e il 9 giugno, mentre per gli italiani residenti all'estero saranno anticipate al 7 e 8 giugno presso le sedi diplomatiche. Queste elezioni, che utilizzeranno un sistema proporzionale con una soglia di sbarramento del 4%, permetteranno di eleggere 76 deputati al Parlamento Europeo. Il Parlamento Europeo è l'unico organo sovranazionale eletto direttamente dai cittadini, e la partecipazione alle elezioni è considerata importante, anche se non si prevede di raggiungere il record di affluenza dell'85% registrato nella prima legislatura del 1979-1984. L'articolo evidenzia il contrasto tra l'europeismo e la visione nazionalista, che vede l'Europa come una struttura burocratica e troppo ecologista. Si sottolinea l'importanza di riconoscere i progetti europei già in atto, come il Recovery Fund e il regolamento sull'intelligenza artificiale, e di sviluppare ulteriormente l'integrazione europea. In una conferenza a Belluno, l'ex ministro Daniele Franco ha sollevato quattro domande cruciali sul futuro dell'Europa: come evitare il blocco decisionale dovuto al diritto di veto, come rafforzare il bilancio UE per i beni comuni, come mantenere la competitività dell'Europa rispetto a Stati Uniti e Cina, e come sviluppare una cooperazione militare più stretta. L'articolo conclude invitando a riflettere su queste questioni e a votare con consapevolezza, per rilanciare l'Europa e scegliere i rappresentanti a Strasburgo e Bruxelles con cognizione di causa.
    3m 29s
  • La storia di Marta Dal Farra

    8 MAY. 2024 · Articolo di Lorenzo Fenti Marta Dal Farra, ventitreenne bellunese, ha combinato un viaggio di tre mesi in Sud America con un percorso di studi all'estero. Dopo aver esplorato l'Argentina e altri paesi sudamericani, immergendosi nella cultura locale, ha iniziato un master in Global Development a Copenaghen. Marta ha scelto la Danimarca perché lì la sostenibilità è una tematica molto discussa, contrariamente all'Italia, dove ritiene che ci sia meno consapevolezza. A Copenaghen, Marta vive in una città accogliente, ben organizzata e ideale per studenti internazionali, con un ambiente multiculturale e ottimi servizi. L'università è gratuita e gli studenti che lavorano ricevono un sostegno finanziario dallo Stato. Nonostante il clima difficile, Marta apprezza la vita a Copenaghen e nota che la Danimarca è molto avanzata in ambito energetico, anche se un po' lenta nella raccolta differenziata. Per il futuro, Marta desidera lavorare in un'azienda sostenibile, specializzandosi nell'economia circolare, un settore in cui la Danimarca offre molte opportunità.
    4m 3s
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    Paola Del Din. L’angelo italiano di Churchill

    20 MAY. 2024 · di Simone Tormen Paola Del Din, nata nel 1923 a Pieve di Cadore, è stata una figura straordinaria durante la Seconda Guerra Mondiale. Partigiana e decorata con la Medaglia d'oro al valor militare, fu la prima donna paracadutista italiana a compiere un lancio di guerra. Collaborò segretamente con gli agenti britannici del SOE (Special Operations Executive), organizzazione fondata da Winston Churchill per condurre operazioni di sabotaggio contro i nazifascisti. Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, Paola e suo fratello Renato si unirono alla Brigata Osoppo nella Resistenza. Dopo la morte del fratello, Paola fu incaricata di consegnare importanti documenti operativi agli alleati, attraversando a piedi le linee di combattimento. Frequentò un corso per paracadutisti per rientrare nel Nord Italia occupato, riuscendo a lanciarsi nel Friuli alla vigilia della liberazione, nonostante le ferite riportate durante l'atterraggio. Dopo la guerra, Paola si laureò in Lettere all'Università di Padova e conseguì un Master of Arts all'Università della Pennsylvania. Tornata in Italia, si dedicò all'insegnamento e fu attivamente coinvolta in varie associazioni veterane. È stata presidente regionale dell'Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra e dal 2020 Presidente Onoraria dell'Associazione Nazionale Paracadutisti d'Italia. Nonostante abbia superato i cento anni, Paola Del Din rimane lucida e combattiva.
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    L’epopea di Serafino Follin. Nel 1926 salpò da Genova per cercare fortuna in Argentina

    20 MAY. 2024 · di Stefano De Angelis La storia commovente di Serafino Follin, nato a Ponte nelle Alpi nel 1904, è giunta a una conclusione emozionante. Nel 1926, a 22 anni, Serafino partì dal porto di Genova per cercare fortuna in Argentina, precisamente a Concepción del Uruguay. Questo viaggio, iniziato quasi un secolo fa, è stato celebrato con una mostra al Galata Museo del Mare di Genova, intitolata "L’Italia che partiva. Via mare verso l’America", curata da Barbara Vincenzi. Leda Vecco, nipote di Serafino, ha raccontato la storia del nonno all'artista Giovanni Cerri e ha donato il passaporto originale del nonno per l'esposizione. Leda, ora residente a Buenos Aires, ha descritto Serafino come una persona generosa, sensibile e molto legata alla famiglia e alla patria. Nonostante le difficoltà economiche, Serafino inviava spesso denaro alla famiglia in Italia e contribuì con oltre 25mila pesos nel 1969 per la costruzione di una struttura in Belluno. Leda ha espresso gratitudine per l’omaggio fatto al nonno e agli immigrati italiani, trovando conforto nel sapere che la memoria di Serafino è stata onorata in Italia, dove tutto era iniziato.
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    Il padre dell’Europa medievale. Carlo Magno e la nascita di un nuovo impero

    20 MAY. 2024 · Articolo di Sara Balcon La notte di Natale dell'800 d.C., nella basilica di San Pietro a Roma, Carlo Magno fu incoronato imperatore del Sacro Romano Impero da papa Leone III. Questo evento segnò la fine del Tardoantico e l'inizio dell'Europa medievale. Durante la cerimonia, Leone III posò la "corona ferrea" sul capo di Carlo Magno, simbolo di autorità e tradizione cristiana. Questa corona, legata a un chiodo della croce di Cristo, fu usata per incoronare diversi sovrani cattolici fino al XIX secolo. L'incoronazione di Carlo Magno fu frutto di un accordo di convenienza reciproca: la forza militare del re franco e la necessità di Leone III di consolidare il suo potere e la credibilità della Chiesa. La conquista di vasti territori europei da parte di Carlo Magno richiedeva l'autorità morale conferita dal papa, mentre Leone III aveva bisogno di un protettore. L'incoronazione rappresentò un atto di restaurazione e innovazione, segnando la rinascita di un impero occidentale cristiano e latino sotto la protezione del papa. Carlo Magno divenne il primo imperatore europeo del Medioevo, lasciando un'impronta duratura e mitica nella storia, paragonabile a quella di Alessandro Magno nella costruzione dell'Europa medievale.
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    Il matrimonio nei secoli

    16 MAY. 2024 · Articolo di Paolo Doglioni Il matrimonio, parola che deriva dal latino "matrimonium" (da "mater" e "munus", funzione della madre), ha origini antichissime. Nell'antico Egitto, esisteva la parità tra coniugi e la cerimonia era privata, basata sul consenso reciproco. Nel mondo greco e romano, la donna era subordinata e il matrimonio veniva deciso dai padri o dagli uomini di casa. Il diritto romano includeva il divorzio e sanciva il matrimonio con una stretta di mano e l'anello all'anulare sinistro. Il matrimonio cristiano, influenzato dal diritto romano, divenne monogamo e indissolubile, con il divorzio non permesso. Il IV Concilio Lateranense nel 1215 regolamentò il matrimonio, imponendo pubblicazioni e consenso libero degli sposi. Il Concilio di Firenze del 1439 lo rese uno dei sette sacramenti della Chiesa Cattolica, e il Concilio di Trento del XVI secolo stabilì la celebrazione davanti al parroco e la presenza di testimoni. Nel 1791, la Rivoluzione Francese introdusse il matrimonio civile. I popoli germanici avevano due tipi di matrimonio: il "Muntehe" (legale) e il "Friedelehe" (sposa di pace), con quest'ultimo che perdeva valore con la cristianizzazione, diventando sinonimo di concubinato. Oggi, il matrimonio sembra aver perso valore, con unioni sempre più "liquide" che creano instabilità per le famiglie e i figli, generando problemi sociali, affettivi ed economici.
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    L'emigrazione e il Jazz. Due mondi connessi nel libro di Gianluca Galli

    9 MAY. 2024 · di Simone Tormen L'emigrazione italiana ha avuto un ruolo significativo nella storia del jazz, come scoperto da Gianluca Galli, un appassionato collezionista di vecchi dischi. Galli ha notato numerosi musicisti con cognomi italiani e ha approfondito il tema, culminando nella pubblicazione di un'enciclopedia in più volumi sull'influenza degli italiani nel jazz tra il 1897 e il 1942. La sua ricerca ricostruisce le vite e le carriere di molti musicisti italiani, spesso dimenticati, che hanno contribuito al jazz mondiale.  Le famiglie emigrate spesso facevano grandi sacrifici per far studiare musica ai figli, sperando in un futuro migliore per loro. Questo era particolarmente vero negli Stati Uniti degli anni Venti, dove c'era un forte fermento musicale e una grande richiesta di nuove orchestre. Molti musicisti italiani, come Eddie Lang (Salvatore Massaro) e Jimmy Lytell (James Sarrapede), anglicizzavano i loro nomi per adattarsi meglio. Galli ha raccolto seicento nomi, dimostrando le origini italiane di ciascuno attraverso un'accurata ricerca genealogica. La sua opera analizza sia le storie familiari che le carriere discografiche di questi musicisti, evidenziando il loro contributo alla storia del jazz. Ha trovato anche musicisti veneti di rilievo, come i fratelli Abriani, che hanno avuto successo in Europa. Galli spera che il suo lavoro sia solo l'inizio di ulteriori ricerche, invitando futuri studiosi ad ampliare e correggere i suoi studi.
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    Grande Guerra ed emigranti. I caduti bellunesi arruolati nell'esercito americano

    8 MAY. 2024 · di Luisa Carniel Con la dichiarazione di guerra degli Stati Uniti alla Germania il 6 aprile 1917, venne formata la Forza di Spedizione Americana (A.E.F.), composta principalmente da volontari, tra cui un quinto erano immigrati. Le prime truppe statunitensi arrivarono in Francia nel novembre 1917, ma iniziarono a combattere solo alla fine di settembre 1918, subendo pesanti perdite fino alla fine della guerra.  Molti italiani, circa qualche decina di migliaia secondo le stime, si arruolarono nell'esercito americano, principalmente attratti dalla promessa della cittadinanza americana post-guerra, che rappresentava un passo significativo verso l'integrazione. Nel 1917, molti italiani erano immigrati negli Stati Uniti per sfuggire alle difficili condizioni lavorative, come i minatori che affrontavano quotidianamente gravi rischi. Tra i bellunesi arruolati, di cui si conoscono le generalità, ci sono diciannove caduti, principalmente dall'Agordino e dal Cadore, con un totale stimato di circa duecento arruolati dalla provincia di Belluno. Uno di loro, Giuseppe Giovanni Giazzon, originario di Santa Giustina, tornò sano e salvo, ottenendo la cittadinanza americana e conducendo una lunga vita in Pennsylvania.

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